Asl 1, lavoratrici in somministrazione: “Noi escluse dai buoni pasto”
di Marianna Gianforte | 08 Marzo 2023 @ 05:28 | CRONACA
L’AQUILA – Buoni pasti per tutti, compresi i turnisti, ma non per le operatrici e gli operatori socio sanitari precari della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, assunti con contratti di somministrazione dall’agenzia per il lavoro ‘Orienta’. Lavoratrici e lavoratori che ora protestano: “Non siamo stati presi in considerazione. Noi non abbiamo permessi, non abbiamo congedi. Facciamo corsi di aggiornamento ad Avezzano senza poter usufruire di qualche ora di permesso, con grande fatica negli spostamenti. E niente buoni pasto. Noi non mangiamo? Non abbiamo famiglie? Non abbiamo una salute da preservare?”, chiosa con durezza una giovane lavoratrice.
Il riferimento è all’erogazione dei buoni pasto a partire dalla fine di febbraio, dopo la firma dell’accordo tra la Uil Fpl e la Asl 1, che prevede anche un aumento del valore economico del buono da 4,60 euro e 5,16 euro e l’estensione di quest’ultimo anche ai dipendenti turnisti. “E’ come per dire che noi non lavoriamo, visto che a differenza degli altri lavoratori della Asl non abbiamo nemmeno il diritto di mangiare Intanto resta anche la nostra precarietà” ricorda la lavoratrice in somministrazione; ogni mese sugli Oss pesa la spada di Damocle della scadenza dei contratti e l’incertezza del futuro.
“Ci domandiamo perché la Asl non procede con un avviso interno per il personale Oss, come hanno fatto le altre Asl dell’Abruzzo; lo hanno fatto perché nel frattempo che si espleta il concorso si può intervenire in questo modo e dare anche ai precari una maggiore opportunità. Fortunatamente altri licenziamenti non sono arrivati negli ultimi mesi, da quando cioè abbiamo denunciato il rischio, ne mese di ottobre. La giovane fa notare anche che i lavoratori e le lavoratrici precari sono ancora “in attesa degli arretrati dal 2020, che ancora non arrivano. Dopo tanto tempo ci hanno dato soltanto 781 euro di bonus covid”.
