L’Aquila, Fiona May: “Lavorare per una vera parità di genere nello sport”

di Enrico M. Rosati | 10 Aprile 2022 @ 06:12 | SPORT
parità di genere
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L’AQUILA  –  Fiona May, la campionessa del mondo e olimpionica, parlando di sport ha sottolineato l’importanza di avere più parità di genere e inclusione: “Questa è una situazione sempre più nota, io ho sempre chiesto dove fossero i presidenti donna e allenatrici. Purtroppo non è un’assenza che si fa sentire solo in Italia, ma anche in altri paesi. E’ il momento di aprire la porta, lo sport è per tutti e deve esserlo al 100%”. 

Un intervento puntuale, che sottolinea una realtà già divenuta nota a seguito di uno studio finanziato dall’Unione Europea e implementato dal Consiglio Europeo nel 2018. 

Di 27 federazioni olimpiche, solo una ha un presidente donna e 3 hanno delle vice presidenti. 

Fiona May ha rimarcato, inoltre, che al di là della necessità di avere presidenti e vice presidenti donna, è importante anche la presenza di allenatrici di alto livello e d’èlite. Lo studio già accennato mostra che solo il 29% degli allenatori olimpici registrati è donna, un dato già di per se molto basso, che diminuisce ulteriormente se si tengono in considerazioni solo le allenatrici èlite, che sono solo il 19%. 

Quando si parla di parità di genere nello sport non si sente solo l’assenza di atlete e dirigenti, ma anche voci femminili che raccontano quanto accade, infatti i giornalisti accreditati alle olimpiadi tendono ad essere – di media – 80% uomini e 20% donne. 

Una vera inclusione nello sport parte, come detto da Fiona May, anche dai processi decisionali e dall’allenamento degli atleti, nonché copertura mediatica gender equal. 


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