Checkmate! Come il mondo degli scacchi affronta l’invasione dell’Ucraina
di Redazione | 04 Marzo 2022 @ 06:20 | CHECKMATE
L’AQUILA – L’invasione dell’Ucraina è costata alla Russia, tra le altre cose, anche molteplici eventi sportivi. La FIDE (Fédération Internationale des Echecs), federazione scacchistica più rilevante al mondo non ha condannato direttamente come moltissime altre associazioni sportive il conflitto in corso. Giovedì sera FIDE ha pubblicato un tweet che esprimeva preoccupazione per la situazione geopolitica, e questo ha causato un coro di indignazione da parte di molteplici atleti internazionali, tra i quali Ian Nepomniachtchi e Peter Svidler, ambedue Gran Maestri. Dopo molteplici pressioni dovute anche al fatto che il presidente FIDE Arkadij Vladimirovič Dvorkovič è stato un politico russo e grande supporter di Putin, l’organizzazione è stata spinta a prendere una posizione più decisiva il 27 febbraio.
Today, on February 27, 2022, an extraordinary meeting of the FIDE Council was held on the current situation and the urgent measures to be taken after the military action launched by Russia in Ukraine.
➡️ https://t.co/68T6cyys8m pic.twitter.com/LlDQbG26uH
— International Chess Federation (@FIDE_chess) February 27, 2022
Le conseguenze di tale decisione sono le seguenti:
- Nessun evento scacchistico FIDE sarà tenuto in Russia o Bielorussia;
- Per evitare tensioni tra giocatori, i giocatori russi e bielorussi non giocheranno sotto la propria bandiera nazionale;
- Cessazione delle collaborazioni/contratti di sponsorship da parte di compagnie russe;
- FIDE condanna tutti i discorsi e dichiarazioni – da parte dei giocatori di scacchi – a supporto delle azioni in Ucraina.
- FIDE rimuove le Olimpiadi Scacchistiche dalla Russia.
Come intuibile dal quarto punto, ci sono stati infatti dei giocatori che hanno espresso fortissimo supporto a Putin per le azioni in Ucraina.
Il primo è l’ex campione GM Anatoly Karpov, membro del parlamento Russo, il commentatore di scacchi GM Sergey Shipov e lo sfidante di Magnus Carlsen nel 2016 GM Sergey Karjakin. Particolarmente grave la posizione di quest’ultimo, che secondo voci di corridoio è nato in Ucraina, e ha tweettato una lettera aperta dando pieno supporto a Putin.
Questo, ovviamente, mentre si trova a Dubai – non in Russia – con la sua famiglia e figli.