Virus, Grimaldi: “Guardia alta contro la Polio e le infezioni emergenti”

di Marianna Gianforte | 25 Ottobre 2022 @ 06:03 | SALUTE E ALIMENTAZIONE
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L’AQUILA – Incontrando una persone presumibilmente prima che, in Italia, venisse adottata la vaccinazione contro la Polio (legge del 1966), con un passo claudicante e i muscoli delle gambe ‘flaccidi’, non tonici, è molto probabile che durante gli anni dell’infanzia sia stato colpita dal poliovirus, il virus che scatena la poliomielite. Una malattia molto grave, soprattutto quando colpisce gli arti e la parte superiore del corpo per le conseguenze sulla capacità respiratoria, data sino a oggi come praticamente scomparsa, grazie a una potente e diffusa campagna di vaccinazione di massa attuata in tutto il mondo. Ma le cronache degli ultimi mesi, che raccontano della presenza nelle acque reflue londinesi (ma tracce anche negli Usa) del poliovirus, hanno indotto la comunità scientifica e le organizzazioni che nei decenni scorsi hanno auto un ruolo importantissimo nel frenare il contagio di questa malattia virale, come il Rotary, ad appellarsi alla popolazione: vaccinarsi.

Il vaccino resta sempre l’unica potente arma per proteggersi dalla Polio come da altre infezioni pericolose, come ci insegna anche la pandemia da Covid-19. Ieri, nella ‘Giornata mondiale della polio’ si è tenuta nella sede didattica del dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (Mesva) dell’Aquila una giornata di studio proprio su questo tema, dal titolo ‘Il ruolo dei vaccini per il diritto individuale e collettivo alla salute: la lezione dell’impegno del Rotary nella lotta contro la polio’. Il dirigente medico di Malattie infettive dell’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Alessandro Grimaldi, che è anche presidente della commissione Salute del Rotary Club L’Aquila, lancia un appello a mantenere alta l’attenzione contro la Polio, a mantenere alti i livelli di igiene, a vaccinarsi. Attenzione, poi, anche alle nuove infezioni emergenti, come quelle provocate in particolare da due tipi di zanzare che nel corso dell’estate hanno provocato vittime, soprattutto nel Nord del Paese.

Nel corso della giornata di studio al Mesva è stato ricordato il ruolo della Fondazione Rotary nella eradicazione quasi totale nel mondo della poliomielite, attraverso la raccolta di finanziamenti straordinari elargiti dai club Rotary di tutto il mondo, che hanno permesso di vaccinare milioni di bambini di ogni continente, spesso letteralmente andando a ‘scovare’ le comunità da vaccinare anche nei luoghi più sperduti di Africa, Asia, Europa.

Dopo i saluti del direttore del Mesva Guido Macchiarelli, del presidente dell’ordine dei medici della provincia dell’Aquila Maurizio Ortu, della presidente del Rotary Club L’Aquila Patrizia Masciovecchio, della presidente della commissione Rotary Foundation Rossella Iannarelli e della presidente del Rotaract Alexandra Fonzi, i lavori sono stati aperti da Massimo Casacchia, professore emerito di psichiatria, referente scientifico dell’incontro. Successivamente, interventi della professoressa ordinaria di Patologia generale dell’università dell’Aquila Grazia Cifone; il professore di Igiene e Medicina preventiva dell’Aquila Stefano Necozione; del docente di Igiene e Medicina preventiva Mario Muselli e del dirigente di Malattie infettive Grimaldi. Al centro della giornata di studio è stata posta, ancora una volta, l’importanza della vaccinazione nella lotta contro la poliomielite, creando un filo rosso con la Covid-19, che così duramente in questi anni ha impattato sulla salute fisica e mentale e sulla condizione socioeconomica della popolazione.

Al termine dell’incontro una relazione della ricercatrice di Psicologia clinica all’università dell’Aquila Laura Giusti.


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