di Matilde Albani, L’Editoriale – Il conto salato che paga il Comune per il carburante delle 14 autovetture in dotazione alla Polizia Municipale (quasi tutte a benzina) ha fatto inviperire Cialente, che ieri nel suo summit settimanale con i dirigenti, ha ordinato a chiare lettere che bisogna tagliare, e che non è possibile continuare a pagare cifre esorbitanti.
In realtà, la buona norma, prevede che le autovetture per pattugliare debbano essere impiegate dai vigili urbani, per un raggio superiore ai 7 chilometri dal Comando. Cosa questa a L’Aquila è assai rara, perché neanche d’estate si vedono vigili in scooter (li hanno in dotazione) e figuriamoci a piedi.
Il vecchio pattugliamento, al freddo e al caldo, non piace più a nessuno visto che tutti i pattuglianti hanno modulato i loro sederi alle autovetture di servizio. Il Comandante della Polizia Municipale Eugenio Vendrame, raggiunto telefonicamente dai nostri microfoni, esclude che il fornitore Agip del carburante abbia chiuso i rubinetti per mancati pagamenti, e diplomaticamente ci conferma che l’inconveniente è dovuto solo al dimezzamento forzato della “flotta aziendale”.
Dopo le vacche grasse del post terremoto, adesso le pattuglie devono essere ridotte, e si rischia di non coprire le emergenze del territorio. Non ci meravigliamo più di tanto, quindi, se sopra un bus di linea dell’Ama, dovessimo incontrare il vigile in servizio con il suo blocchetto, che poi, sarebbe una cosa normale.
L’impennata del carburante sicuramente avrà avuto i suoi effetti, ma è pur vero che i vigili a “piedi” sono rarissimi. “L’appiedamento”, però, renderebbe complicato anche intervenire anche su un luogo di un incidente, ma per il Comandante Vendrame la situazione è “assolutamente sotto controllo”. C’è poi il “pensar male”, cioè che gli alti costi del carburante potrebbero dipendere anche dall’uso disinvolto di auto di servizio per motivi personali durante gli orari di servizio, ma su questo il Comandante tace. Certo è, che se così fosse, e ci auguriamo di sbagliarci, sarebbe un bel danno patrimoniale che alla fine paghiamo tutti… Vediamo il servizio….
[vsw id=”sbY7f0hpDiI” source=”youtube” width=”425″ height=”344″ autoplay=”no”]
Servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio