Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio

Una Quaresima tra preghiera, invito alla conversione e la preoccupazione per l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus (Covid19)

di don Daniele Pinton | 02 Marzo 2020 @ 11:41 | CREDERE OGGI
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Il 26 febbraio 2020, con le celebrazioni eucaristiche del mercoledì delle Sante Ceneri, è iniziata la Santa Quaresima. È questo un tempo di Penitenza e di Purificazione che parte dal messaggio di Papa Francesco per la Quaresima, rivolto a tutti i cattolici dal titolo “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”.

Papa Francesco ricorda come per il cristiano, ‘è salutare contemplare più a fondo il Mistero pasquale, grazie al quale ci è stata donata la misericordia di Dio. L’esperienza della misericordia, infatti, è possibile solo in un faccia a faccia col Signore crocifisso e risorto’. La preghiera nel tempo quaresimale, ‘prima che essere un dovere, esprime l’esigenza di corrispondere all’amore di Dio, che sempre ci precede e ci sostiene’. Il cristiano ‘prega nella consapevolezza di essere indegnamente amato. La preghiera potrà assumere forme diverse, ma ciò che veramente conta agli occhi di Dio è che essa scavi dentro di noi, arrivando a scalfire la durezza del nostro cuore, per convertirlo sempre più a Lui e alla sua volontà’.

Il Capitolo Metropolitano dei Canonici di L’Aquila, facendo proprio l’invito del Santo Padre, dopo essersi confrontato con il Cardinale Arcivescovo Giuseppe Petrocchi, ha proposto per la Quaresima 2020, un percorso di condivisione nel cammino di riconciliazione con Dio, attraverso alcuni momenti di preghiera comunitaria da condividere con i fedeli della città e dell’Arcidiocesi.

Per questo, a partire da ieri, domenica 1marzo 2020 e per cinque domeniche, il Capitolo dei Canonici celebrerà nella Chiesa di S. Maria del Suffragio alle 17,30 i Vespri Capitolari cantati e alle 18,00 la S. Messa Capitolare durante la quale sarà tenuta da due religiosi della Diocesi, la predicazione straordinaria quaresimale sulla specifica tematica del giorno, facendo tesoro dell’invito di Papa Francesco, nel suo messaggio per la Quaresima, dove invita i cristiani ad ascoltare con più attenzione la Parola di Dio, ‘lasciandola risuonare in noi con maggiore profondità e disponibilità’.

Il 1 Marzo, Domenica della tentazione di Gesù nel deserto (Mt 4, 1-11) e l’8 Marzo, Domenica della Trasfigurazione (Mt 17, 1-9), la predicazione durante la S. Messa Capitolare, sarà tenuta dal Superiore dell’Oratorio don Bosco, Padre Stefano Pastorino, SDB, mentre il 15 Marzo, Domenica della Samaritana (Gv 4, 5-42), il 22 Marzo, Domenica della guarigione del cieco nato (Gv 9, 1-41) e il 29 marzo, Domenica della risurrezione di Lazzaro, durante S. Messa Capitolare, la predicazione sarà tenuta dal Cappellano del Carcere dell’Aquila, Padre Fabio Catenacci, OFM.

Questo tempo di Quaresima, segnato dalla preghiera, dall’ascolto della Parola di Dio e da un percorso di conversione individuale e comunitaria, dovrà però tenere conto di imprevisti inaspettati, infatti sarà vissuto in un contesto non molto facile in Italia, a causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito molte diocesi soprattutto del nord Italia. Ci sono molte comunità cristiane, che stanno vivendo la Quaresima private della celebrazione eucaristica quotidiana, scelta questa, necessaria per evitare un non controllato diffondersi epidemico del coronavirus (Covid19). Il dovere di ogni cristiano, è quello di sostenere nella preghiera tutti quelli che stanno vivendo questi disagi e queste sofferenze.

Anche in Abruzzo e Molise, questa tematica è motivo di riflessione e di preoccupazione per uno scenario che ogni giorno è segnato da informazioni non sempre molto rassicuranti. Il percorso delineato per la Quaresima, deve necessariamente tenere conto anche della situazione in evoluzione. Infatti, Mons. Bruno Forte, Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana, martedì 25 febbraio, a nome dei vescovi della CEAM, ha inviato un messaggio in cui ha fatto presente come ‘la preoccupazione per il coronavirus (Covid19) che ha colpito alcune aree circoscritte nel Nord del Paese non deve trasformarsi in allarmismo, suscitando paure ingiustificate’. Partendo da un comunicato diffuso dalla Presidenza della CEI ha sottolineato ‘il dovere di una piena collaborazione con le competenti Autorità dello Stato e delle Regioni per contenere il rischio epidemico: la disponibilità, al riguardo, intende essere massima, nella ricezione delle disposizioni emanate’. Raccomandando di osservare tutti le indicazioni date nei comunicati del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, in particolare le dieci raccomandazioni circa i comportamenti da osservare, mons. Bruno Forte ha aggiunto ‘l’invito ad alcune attenzioni da avere durante le celebrazioni liturgiche:

1. Svuotare le acquasantiere in modo da evitarne l’uso;

2. Evitare lo scambio del segno di pace fra i fedeli;

3. Distribuire la comunione esclusivamente sulle mani;

4. Se consigliati dal medico, i singoli fedeli usino la mascherina durante le celebrazioni’.

In questo contesto di preoccupazione, S. E. mons. Bruno Forte, esorta la comunità ecclesiale abruzzese e molisana, all’importanza della preghiera, ‘affinché il Signore conceda la grazia della guarigione ai malati, consoli chi è nel dolore, preservi l’umanità intera dalla malattia’. Infine il Presidente della CEAM esorta i cristiani a chiedere al Signore ‘anche di illuminare e assistere medici e infermieri, chiamati ad affrontare in frontiera questa fase emergenziale, oltre che coloro che hanno la responsabilità di adottare misure precauzionali e restrittive’. In questo tempo di Quaresima, in un contesto straordinario e particolare causato dal rischio epidemologico, siamo invitati, attraverso le disposizioni governative e della Chiesa, ad assumere atteggiamenti e comportamenti di distanza fisica e anche a una certa diffidenza tra le persone sia nella vita quotidiana come anche nelle celebrazioni liturgiche. La sfida del cristiano, che come invita mons. Forte passa dalla preghiera e da un sincero affidamento al Signore, in questo memento di difficoltà dovrà contraddistinguersi nella riscoperta del senso vero della fraternità tra le persone e nella ricerca della carità e dall’amore fraterno.

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