Vaccini, le Regioni vogliono inoculare i 16enni, ma Figliuolo “Finiamo con gli 80enni”

di Redazione | 15 Maggio 2021 @ 11:00 | ATTUALITA'
Francesco Paolo Figliuolo
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ROMA – Le Regioni vogliono premere l’accelerare sui vaccini.

L’obiettivo è quello di mettere a disposizione le dosi da giugno anche ai ragazzi di 16 anni, insieme ai dipendenti dei supermercati e a quelli dei trasporti. Nel frattempo la Lombardia è pronta ad aprire ai giovani dai 29 anni fino ai ragazzi. Turisti protagonisti in Liguria: il Governatore Toti vorrebbe vaccinare i villeggianti. Comunque in quasi tutte le parti d’Italia sono iniziate le prenotazioni per le persone che hanno 40 anni.

Ma il Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, frena e chiarisce: “La prossima apertura delle prenotazioni agli over 40 è utile ai fini programmatici, le Regioni grandi potranno iniziare a pianificare e non a inoculare, perché il focus nazionale rimane sugli over 80. Ricordo che mancano ancora molti anziani all’appello”.

Il report settimanale dice che sono 3.476.377 gli ultraottantenni che sono completamente vaccinati in Italia. Si tratta del 76,87% del totale. In tutto sono 18 milioni gli italiani con una somministrazione (pari al 30,14% della popolazione) e 8 milioni quelli definitivamente immunizzati (13,69%).

In totale gli italiani ad aver ricevuto il vaccino sono 26.141.926.

Sul tavolo di Figliuolo c’è la richiesta di avere più shot, in particolare di Astrazeneca, da parte delle Regioni che ne somministrano di più: Veneto, Piemonte, Lombardia e Puglia alle quali si aggiunge anche il Lazio, che ha chiesto al Commissario 100mila fiale del siero di Oxford, rimaste inutilizzate altrove. In vista del prossimo mese gli strateghi del Piano valutano di aprire gli oltre 730 punti aziendali dove permettere le prime iniezioni sui luoghi di lavoro. Su questo l’Inail sta mettendo a punto un documento anche alla luce delle indicazioni date dalle regioni.


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