

L’AQUILA – La medicina di emergenza-urgenza e delle catastrofi negli ultimi 30 anni ha fatto passi da gigante, ma, funziona ancora in maniera non omogenea, con differenze di intervento territoriali macroscopiche e con annessa carenza di medici. Temi questi, affrontati in un convegno organizzato dalla professoressa Clara Balsano, direttrice della scuola di specializzazione di Medicina d’Emergenza-Urgenza dell’Università degli Studi dell’Aquila
“Sono sempre meno i laureati in Medicina che scelgono questa specializzazione, scoraggiati da carichi di lavoro troppo pesanti e basse gratificazioni di carriera” – ha detto a Laquila Blog
“Nonostante lo stanziamento di 147 milioni di euro per 1152 borse, le iscrizioni sono state di molto inferiori ai posti disponibili e 80 milioni di euro torneranno al ministero” – ha rimarcato la Balsano
L’intervista