

Il Tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di Anas nei confronti della società del gruppo Toto relativa a delle rate che il gestore dell’A24 e 25 avrebbe dovuto corrispondere al vecchio concessionario per l’annualità 2019.
Il giudice ha, invece, accolto l’opposizione di Strada dei Parchi che chiamava in casa le responsabilità del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per inadempienze confermate da una sentenza del Consiglio di Stato del 2020 che attribuiva al Mit i ritardi nell’aggiornamento del Piano economico e finanziario dell’organizzazione con il conseguente rallentamento dei lavori di messa in sicurezza delle due autostrade.
Nel rigettare la richiesta avanzata da Anas, i giudici hanno sottolineato che modifiche normative risalenti al periodo 2011-2013 avevano portato a una rilevante modifica sul piano soggettivo del rapporto concessionario, determinando il trasferimento delle funzioni di concedente dall’Anas alla struttura di vigilanza sui concessionari autostradali creata presso il Mit.