Totemi, la sesta opera di ARTEPARCO a Pescasseroli

Nel centenario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

di Fausto D'Addario | 06 Agosto 2023 @ 05:25 | I LUOGHI DELLO SPIRITO
Totemi
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Passeggiare in un bosco e trovarsi di fronte a dei coloratissimi totem. È quanto accade nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove, oltre ai meravigliosi paesaggi e alla natura incontaminata, i faggi vetusti si sono rivestiti di forme animali. Totemi è la sesta opera di ARTEPARCO, il progetto che dal 2018 porta l’arte contemporanea nel Parco, manifestazione svoltasi insieme ad un altro importante appuntamento, il Premio Nazionale Benedetto Croce.

Capolavori lavorati con una particolare tecnica all’uncinetto: questa l’installazione opera del genio creativo dell’Accademia di Aracne, composta da 25 donne che hanno scelto di celebrare la sacralità della natura e di tutto ciò che la anima. Dopo un accurato sopralluogo, le donne hanno individuato all’interno della faggeta un luogo unico: due faggi vicini tra loro, alti quasi otto metri, esattamente all’interno di un cerchio di alberi, come se officiassero un’antica cerimonia. Poi il paziente lavoro all’uncinetto, eseguito con la tecnica dello yarn bombing, letteralmente “bombardamento di filati”: una forma d’arte di strada apparsa per la prima volta nel 2005 negli Stati Uniti. Oggi è un movimento internazionale che riveste gli spazi grigi e abbandonati delle città, arredi urbani, statue, alberi e altro ancora, che diventano manufatti artistici, dando ai luoghi un’atmosfera gioiosa e colorata.

Le abili dita del collettivo hanno sapientemente intrecciato fili di colori sgargianti per realizzare sugli alberi le raffigurazioni di sedici animali: sono gli animali tipici della fauna del Parco, tra cui l’orso, il lupo, il cervo, il camoscio, la volpe, l’aquila, il gufo. È così che nel centenario di uno dei parchi più antichi d’Europa, istituito per decreto regio nel 1923, due alberi hanno assunto le sembianze di totem, vere e proprie sculture con forme animali. Nel 2017 le Foreste Vetuste sono diventate Patrimonio dell’Unesco: si tratta di riserve inestimabili di biodiversità, custodita da questi giganti verdi, veri e propri patriarchi dell’Appenino centrale e il Parco è uno dei migliori esempi mondiali per la conservazione di flora e fauna. A Pescasseroli, quindi, arte e natura camminano insieme, nel totale rispetto degli antichi faggi, in una diplomazia ecologicamente sintonizzata, cosmica e sciamanica. Per visitare Arteparco, si parte dalla cittadina abruzzese si seguono i sentieri C1 e C2.

La fondatrice del collettivo Aracne, Shirley Rowlands, ha sempre avuto un’inclinazione artistica. Di origini francesi, arriva presto in Italia, prima a Milano nel 1985 e poi ad Ortona, in Abruzzo, nel 1998. Nel 2019 fonda e dirige l’Accademia Aracne, un’associazione composta di sole donne, che si dedicano alla natura e all’arte dell’uncinetto, così da trasformare gli alberi in sculture multicolori. Questa l’ispirazione dell’opera:

Totem è un termine utilizzato dai nativi americani per indicare l’animale ritenuto lo spirito protettore del gruppo. In questo lavoro abbiamo voluto rappresentare proprio questo legame mistico, che intercorre tra il mondo naturale e l’uomo, evocando quella forte connessione con la natura incontaminata che si percepisce entrando nel parco”.

Nelle culture sciamaniche l’animale totem ha un valore mistico: è uno spirito guardiano, un animale guida che rimane con noi per tutta la vita, sia nel mondo fisico che spirituale.  Si manifesta in certi momenti della vita per suggerire indizi consigli nelle più difficili della nostra vita. Ciascuno ha il suo animale totem: bisogna solo affinare l’intuito e scoprirlo. In un mondo devastato da una vera e propria epidemia narcisistica, entrare nel Parco significa entrare in un altro regno, in cui gli spiriti più sensibili possono cogliere una animazione che emerge con forza oltre. Gli antichi faggi, questi “dèi” tentacolari: sono loro a incantare e animare la foresta. ARTEPARCO è un progetto culturale ideato dall’abruzzese Paride Vitale per promuovere il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise attraverso installazioni artistiche site specific, capaci cioè di dialogare col contesto naturale in cui si trovano. “Con Arteparco vogliamo dare la possibilità di vivere e conoscere questo territorio incredibile in un modo diverso”, racconta Paride, grande amante della regione Abruzzo “creando un’esperienza che coinvolga natura, arte, cultura”. Il progetto, che include anche il sostegno di BMW Italia e SkyArte, coinvolge ogni anno un artista invitato a realizzare un’opera d’arte nel Parco. Nel 2018 Marcantonio ha progettato Animale – Vegetale (Il Cuore), un’installazione che ci ricorda quanto sia profondo il legame tra Uomo e Natura. Nel 2019 Matteo Fato ha realizzato Specchi Angelici: una celebrazione della bellezza della Natura e del suo ruolo fondamentale nella storia dell’arte. Nel 2020 Alessandro Pavone ha realizzato per la terza edizione di Arteparco l’opera Un tempo è stato, un’installazione in legno raffigurante il tronco di un braccio umano, una riflessione sulla meraviglia del ciclo della vita. Radiocorno è stata l’installazione presentata all’edizione 2021 dall’artista Sissi, che ha collocato la sua grande opera d’arte su una pietra. Nel 2022 l’artista Valerio Berruti ha realizzato una scultura di tre metri per quattro con il profilo di un bambino che sembra giocare ed emergere da una enorme roccia.

 

 


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