Tornimparte: addio al fornaio Zazzà

Domani l'addio a Enzo Rampini; o forse soltanto un 'arrivederci', che sembra più dolce e meno definitivo, nella chiesa di San Panfilo, a Tornimparte, alle 11.

di Marianna Gianforte | 03 Gennaio 2023 @ 13:08 | CRONACA
zazzà Tornimparte
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TORNIMPARTE – Il pane del fornaio Zazzà, al secolo Enzo Rampini, è, nell’immaginario collettivo tornimpartese, il grande filone profumato di mille odori in cui affondare le dita e strappare la mollica ancora calda, prima ancora di toglierlo dall’incarto. Lo sanno bene tutti quelli che sono cresciuti negli ultimi 50 anni a Villagrande: non c’era filone di pane o di sfilatino bianco e croccante che arrivasse sulle tavole del pranzo integro. Ma oltre al pane, ormai ‘patrimonio’ tornimpartese – che aveva, grazie soprattutto poi all’impegno dei tre figli, Cesarina, Lino ed Ernesto, oltrepassato i confini paesani per arrivare nei supermercati del territorio – di Zazzà restano il sorriso, la simpatia, la forza d’animo nonostante i problemi di salute e le difficoltà che sempre s’incontrano nella vita. Per tutti aveva una parola gentile, una battuta buffa, da fare sotto quei baffoni che sembravano nati con lui. Zazzà, insomma, ha deciso di andare: si è spento ieri, lasciando un grande sgomento nella comunità di Tornimparte. 

“Ciao papà, mancherai tanto a tutti”, ha scritto il figlio più piccolo, Ernesto, sulla sua bacheca Facebook. E ha ragione: resterà nel cuore di tutti. Cordoglio da parte dell’amministrazione comunale; anche il presidente del Consiglio comunale Giacomo Carnicelli, è cresciuto anche lui, come il 90% della popolazione, con i prodotti del forno di via del Corso: “Una storia fatta di lavoro e simpatia, una delle belle storie di Tornimparte – dice raggiunto a telefono -. Continuerà a vivere nei profumi dei prodotti del forno Rampini e per noi, sarà sempre Zazzà. Era sempre rimasto legato, però, al paese, anche dopo che l’attività del forno si era ingrandita, grazie al lavoro dei figli, nel nucleo industriale di Sassa. Una crescita nel senso della qualità, il frutto di anni e anni di esperienza tramandata dai genitori ai figli, con la produzione, oggi, di dolci, panettoni e molto altro”.  

Domani l’addio a Enzo Rampini; o forse soltanto un ‘arrivederci’, che sembra più dolce e meno definitivo, nella chiesa di San Panfilo, a Tornimparte, alle 11.

Alla famiglia il cordoglio della redazione di Laquilablog.it.


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