di Matilde Albani, L’Editoriale – Quest’anno i Cantieri dell’Immaginario, sono ancora in cantiere. La rassegna di spettacoli che lo scorso anno ha animato le piazze desolate dell’Aquila tra luglio e agosto, dovrà fare i conti con un budget inferiore e quindi si sta correndo ai ripari per non scontentare nessuno.
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La commissione ministeriale non si è ancora espressa per decidere l’assegnazione e, secondo il coordinatore generale dei Cantieri, Antonio Massena, le associazioni protagoniste dell’edizione 2013, dovranno “arrangiarsi” con il 20% in meno delle risorse.
Massena ha fatto il punto in un summit con il comitato organizzatore (Iraggi, La Cava e Paravano) che insieme ad altri tecnici, si sono incontrati in una stanza del Consiglio Comunale.
Mossi da curiosità, siamo andati a disturbare, tenendo fede alle parole del Presidente Carlo Benedetti quando dice che “Il Consiglio è la casa di tutti..”.
Lo scorso anno i 500mila euro per i Cantieri sono stati assegnati senza alcun bando pubblico.
96mila se li è presi il TSA, 35mila euro l’Atam, 23mila euro il Teatrozeta, 88mila euro l’Isa, 70mila la Barattelli, 59mila euro ai Solisti Aquilani e 33mila euro al “gruppo E motion”.
Ci accorgiamo di non essere particolarmente graditi, tanto da cominciare a tirare subito un’aria velenosa. Tutto assolutamente è ancora top secret e nessuna anticipazione è concessa.
L’unica cosa che ci racconta Antonio Massena è che la ri-perimetrazione della zona rossa e molti cantieri aperti, porteranno difficoltà logistiche per la messa in scena degli spettacoli: ad esempio Piazza Santa Maria Paganica non sarà praticabile.
L’ideatrice del Progetto, l’instancabile Senatrice Stefania Pezzopane che ancora non ha mollato la cultura e i grandi eventi, anche quest’anno ne curerà personalmente l’organizzazione.
Si è sempre parlato di un grande successo di pubblico e critica, però di presenze numeriche e ricaduta di immagine non ne parla nessuno senonchè il conteggio delle presenze è stato fatto con le sedie occupate….Nell’intervista Antonio Massena..
Servizio e testo di Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio