
«Confido nell’autorevole operato della magistratura e che si faccia chiarezza il prima possibile. Mi sento sereno e tranquillo, cercherò di dimostrare la mia completa estraneità ai fatti». Ad affermarlo all’Adnkronos è il vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga. Sull’ipotesi di rimettere il suo incarico nelle mani del sindaco dopo il terremoto giudiziario che ha colpito la gestione della ricostruzione, Riga, che all’epoca dei fatti era assessore all’Urbanistica del Comune, sottolinea: «Ora sto riflettendo sulla situazione. Stamattina sono stato colto da questa novità, voglio fare chiarezza rispetto a ciò che mi si addebita e voglio capire. Dopo farò una chiacchierata con il sindaco e valuterò la situazione». «Altri colleghi – osserva infine il vicesindaco – hanno avuto vicissitudine analoghe e non mi sembra che abbiano rassegnato le dimissioni».
Riga è indagato perché, secondo gli inquirenti, sarebbe sospettato di aver ricevuto una tangente di 10 mila euro, nascosta dentro un pacco dono con una confezione di grappa, per la promessa di un appalto.