Risultati pubblicati sul British Medical Journal.
La regolare pratica sportiva, anche amatoriale, e’ uno strumento potenzialmente in grado di agire sul trend negativo di modificazione di elementi della personalita’ tipico del post-terremoto: a rilevarlo e’ uno studio epidemiologico sull’impatto del terremoto sui giovani aquilani, in corso di pubblicazione online sulla prestigiosa rivista internazionale British Medical Journal.
Lo studio condotto dal team del professore Marco Valenti, docente di epidemiologia dell’Universita’ dell’Aquila che nel post-terremoto ha avviato una serie di attivita’ di rilevazione dello stato di salute di popolazioni speciali nel cratere sismico; lo studio e’ stato realizzato con la collaborazione del dottor Vittorio Sconci, direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl dell’Aquila.
L’indagine ha interessato un significativo gruppo di studenti aquilani di eta’ compresa tra 14 e 18 anni il cui profilo psicologico era stato gia’ monitorato prima del terremoto, mettendo a confronto studenti regolarmente praticanti sport con un gruppo di coetanei inattivi. La valutazione psicologica del campione di ragazzi e’ stata effettuata un anno dopo il terremoto, e sono emersi con evidenza i fattori negativi post-terremoto in grado di determinare un disagio psicologico di personalita’: riduzione dell’autostima, aumento dell’aggressivita’, problematiche relazionali familiari e scolastiche, con gradazioni differenti tra ragazzi (piu’ problematici) e ragazze (piu’ reattive).
Lo studio suggerisce quindi l’implementazione dell’attivita’ sportiva regolare in tutti i programmi di intervento su popolazioni giovanili colpite da disastri come il terremoto dell’Aquila.
Citazione: Valenti M, Vinciguerra MG, Masedu F, Sconci V. A before and after study on personality assessment of adolescents exposed to the 2009 earthquake in L’Aquila, Italy: influence of sports practice. British Medical Journal Open 2012