«Sui fondi dell’emergenza terremoto e delle ricostruzione sono stati e sono ancora tanti a mettere le mani: ma non c’é solo la criminalità organizzata, le cricche e i comitati nazionali di affari locali e nazionali e i furbetti, bensì anche enti pubblici che cercano di utilizzare impropriamente risorse che non gli spetterebbero».
E’ l’allarme lanciato da Angelo Venti, referente regionale abruzzese di Libera, associazione impegnata nella lotta contro le mafie. In una conferenza, questo pomeriggio all’Aquila, Venti ha denunciato in un ampio dossier il caso “dei Map fantasma” al comune di Celano, dove il sindaco dimissionario, il senatore Filippo Piccone, ha ottenuto dalla protezione civile nazionale un finanziamento di circa 10 milioni di euro per la realizzazione di circa 150 moduli abitativi provvisori, mai costruiti con l’anticipo di 2 milioni e mezzo di euro incassati dal Comune e mai restituiti, nonostante una richiesta in tal senso del capo della protezione civile, Franco Gabrielli, ex prefetto dell’Aquila durante l’emergenza sisma. Tutto ciò pur essendo il Comune fuori dal cratere del terremoto. Oggi nella conferenza stampa l’ex sindaco di San Pio delle Camere, Gianni Costantini, ha denunciato un’altra anomalia, questa volta sul maxi finanziamento di 226 milioni di euro per la sicurezza delle scuole abruzzesi stanziati dal governo Berlusconi.
«Nel mio comune hanno stanziato 3 milioni e 600mila euro per abbattere e ricostruire un edificio scolastico che era già stato rimesso in sicurezza dopo il terremoto. Sarebbe una vera follia spendere questi fondi mentre nella frazione di Castelnuovo,gravemente danneggiata, ancora non ci fondi per la ricostruzione. Ho ufficialmente denunciato il grave fatto, ma il sindaco continua a sollecitare».
Riguardo il caso Celano, Venti rincara la dose con altri particolari: «Innanzitutto c’é l’affermazione fatta in conferenza stampa dal sindaco di Celano Piccone, il quale ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata dall’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso nel corso del 2009 in cui lo stesso Bertolaso gli ha detto ‘penso che ti servono dei Map, ti faccio avere 10 milioni di euro, ti do un anticipo di 2,5 milioni e poi faremo le altre delibere. Il problema – ha proseguito Venti – e’ che Piccone nel 2009 non era sindaco di Celano. Il Comune era amministrato da un commissario che ha dichiarato di non aver saputo nulla di questa storia fino a quando non è stata indetta la gara d’appalto fatta da uno dei dirigenti del comune».
«Il nostro intento – ha concluso – è cercare di alzare il coperchio su come vengono spesi i fondi fuori dal cratere, ci sono enti che lo fanno impropriamente».
Barca, tutelare professionisti da criminalita’
”La criminalita’ vola basso, non vola sulle grandi commesse tecnologiche a cui non arriva con la sua mentalita’ un po’ piccina. Arriva dove ci sono materiali da spostare, alla cave, dove c’e’ il calcestruzzo.
Il presidio a L’Aquila davanti a 7,7 miliardi di euro per la ricostruzione materiale oppure in un territorio piu’ piccolo come Pompei con 105 milioni di euro attraggono bravi professionisti che devono essere tutelati dall’arrivo della criminalita”’. Lo ha dichiarato il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca intervenuto alla trasmissione ‘Baobab‘ su Radio 1.