Tariffe Imu, la replica di De Santis: “Daniele non ammette critiche”

di Redazione | 16 Dicembre 2020 @ 19:21 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – “Mi dispiace dover rispondere alla nota stizzita dell’Assessore, Raffaele Daniele, che cerca di confutare dati inconfutabili sulle tariffe Imu, a seguito della soppressione della Tasi da parte del Governo.” Raffaele Daniele nella sua replica aveva duramente respinto al mittente l’accusa di un aumento delle tariffe Imu. La nuova Imu, comprensiva della Tasi sarebbe più bassa delle due vecchie imposte separate secondo il vicesindaco.
La pensa diversamente Lelio De Santis che ha criticato gli aumenti. “Il mio è un ragionamento oggettivo – spiega il consigliere comunale di Cambiare si può – sostenuto dai dati contenuti nella delibera consiliare. Delibera che ha rimodulato le aliquote dell’IMU. La rimodulazione ha portato un aggravio di tassa per diverse categorie di fabbricati e terreni. Ho altresì, credo correttamente, riconosciuto che tali tariffe Imu sono dettate dalle esigenze di Bilancio, com’è scritto nell’atto deliberativo. Ho chiesto la convocazione della Prima Commissione per un confronto nel merito con lo stesso Assessore per fare chiarezza e non per spirito polemico. L’Assessore chieda ai contribuenti, anche a lui vicini politicamente, se hanno pagato di più o di meno quest’anno di IMU rispetto al 2019!”
 

Le accuse al passato: “Daniele la butta in politichese”

“Le accuse al mio operato – prosegue il consigliere comunale di Cambiare si Può – da Assessore nella Giunta Cialente rispondono solo al bisogno di metterla in politichese”, incalza De Santis. “Ad onor del vero, ricordo i suoi giudizi non negativi sul mio operato da Assessore che, quando non condivide alcune scelte politiche, lasciò la Giunta comunale.”
Critiche anche politiche da parte di Lelio De Santis: “Una Giunta ancora senza 3 Assessori dopo 5 mesi dal famoso Consiglio di luglio, quando giudizi molti più forti e pesanti dei miei furono espressi contro l’operato dell’Esecutivo dal Gruppo della Lega. L’Assessore consenta in democrazia almeno il diritto di critica ai Consiglieri, che cercano di fare in modo serio il proprio compito e magari venga a confrontarsi in Commissione.”  

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