

L’AQUILA – Test fuorilegge, mancate comunicazioni di positività ma anche laboratori abusivi. Sono solo alcune delle irregolarità scoperte in Abruzzo dai Nas di Pescara nel corso di una serie di controlli nelle strutture private e convenzionate. I responsabili di tre laboratori sono stati denunciati per aver omesso di comunicare alle Asl i casi di positività al Covid-19 rilevati nel corso dei test sierologici e antigenici, impedendo l’attivazione delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia. Durante i controlli nella nostra regione è stato rinvenuto un abusivo punto prelievi per tamponi molecolari e rapidi in una tensostruttura. Numerose violazioni anche rispetto alle procedure di smaltimento dei tamponi.
Dopo l’inchiesta del programma televisivo “Le Iene”, spicca tra tutte la situazione dell’ospedale di Avezzano dove, tra l’altro, nel reparto di medicina, il personale è stato costretto a fornire ai pazienti dei bidoni della spazzatura per fare i bisogni: data l’assenza di bagni nelle le stanze, ricoverati avrebbero dovuto condividere i servizi igienici ubicati in fondo al corridoio creando un’altissima possibilità di contagio.
Situazioni ancora più paradossali in tutta Italia: in alcuni laboratori sono stati riscontrati dei test falsati a causa dei reagenti scaduti. I carabinieri hanno accertato anche la mancata predisposizione ed attuazione di piani e protocolli preventivi all’interno delle cliniche, come ad esempio la carenza di procedure gestionali o dei requisiti tecnici e professionali nell’esecuzione degli accertamenti diagnostici. Non sono mancati laboratori abusivi, uno persino all’interno di una profumeria, e centri che eseguivano tamponi a prezzi altissimi.
Un giro d’affari impressionante a discapito della salute individuale e collettiva.