Superstrada L’Aquila-Amatrice, le richieste della sindaca di Cagnano all’Anas
Tra le migliorie proposte da Di Martino al progetto di ammodernamento della Statale Picente, anche la rotatoria a San Pelino e un sottopasso per i ciclisti
di Marianna Gianforte | 16 Aprile 2022 @ 06:00 | ATTUALITA'
CAGNANO AMITERNO – Una rotatoria per permettere le manovre in ingresso e in uscita a ridosso del centro abitato di San Pelino e per accogliere i flussi in transito sulla statale 260 Picente (la strada che dal Cermone arriva a Montereale) in entrambe le direzioni di marcia. A chiederlo è la sindaca di Cagnano Amiterno Iside di Martino, che ha scritto una lettera alla struttura territoriale dell’Anas indirizzata, più precisamente, al responsabile Antonio Marasco, con il quale c’è stato un incontro nell’ottobre scorso proprio per discutere dell’adattabilità dei lavori che interessano la superstrada L’Aquila-Amatrice.
Nella lettera Di Martino chiede una serie di adeguamenti al progetto per la realizzazione di una nuova viabilità sulla statale Picente, i cui lavori sono in corso. L’amministrazione comunale di Cagnano Amiterno ritiene necessario, in particolare, prevedere alcune migliorie sullo svincolo di San Pelino (previsto nel progetto con l’intento di garantire un collegamento più agevole e sicuro tra la parte più in alto del paese e il nuovo asse viario, soprattutto durante il periodo invernale). Nel progetto iniziale lo svincolo a raso nella piccola frazione garantisce, infatti, soltanto un senso di marcia. La sindaca spiega:
“Oggi più che mai è di primaria importanza la realizzazione della rotatoria che consentirà di completare in condizioni di sicurezza per la circolazione stradale, tutte le manovre in ingresso e in uscita”,
e sottolinea anche l’importanza di “garantire l’adeguamento strutturale con l’allargamento della sezione del ponte Civilrio”, posto tre chilometri più a monte, e rispondere, così, alla necessità del territorio e dei suoi cittadini “di poter fruire il più agevolmente possibile di una infrastruttura tanto importante per lo sviluppo dei centri interessati dagli eventi sismici del 2009 e del 2016-2017, tra i quali rientra anche il Comune di Cagnano Amiterno”.
Altra urgenza per la sindaca è l’adeguamento dell’attuale uscita della statale nel territorio di Barete, che risulta con scarsa visibilità ed eccessiva pendenza. Un occhio di riguardo per Di Martino dovrebbe essere garantito anche alla fruibilità della statale Picente da parte di moltissimi ciclisti, che la scelgono tutto l’anno per i loro allenamenti nella splendida alta valle dell’Aterno e per raggiungere Amatrice. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, Di Martino chiede all’Anas:
“di voler valutare, nella frazione di San Pelino, l’introduzione di un sottopasso che consenta al traffico locale e a tutti gli utenti e, in particolare, a quelli con le bici e mountainbike, di percorrere in sicurezza il tratto interno dell’abitato, ricollegandosi al terzo lotto in via di realizzazione, evitando così che percorrano la galleria realizzata all’altezza di San Pelino”.
I LAVORI DELLA SUPERSTRADA L’AQUILA-AMATRICE
L’attuale progetto riguarda i lavori di adeguamento e ammodernamento della statale 260 Picente per il tratto che ha origine dall’abitato di San Pelino di Cagnano Amiterno e termina in corrispondenza dell’innesto sulla statale 260 dir ‘delle Capannelle’, vicino all’abitato di Piedicolle. Nasce negli anni Ottanta, quando sindaco di Cagnano Amiterno era Pietro Di Stefano, ex assessore alla Ricostruzione per il Comune dell’Aquila negli anni del post-sisma, e con il parlamentare Vittorio Giorgi, già sindaco di Pizzoli. Le basi per realizzare la variante di Pizzoli vennero gettate, dunque, oltre 40 anni fa: un 1° lotto da cui prese le mosse il progetto della strada L’Aquila-Amatrice, vitale all’epoca per lo sviluppo del territorio, che ricade in diverse aree protette e parchi nazionali, e contro l’isolamento e lo spopolamento, fu con la variante al centro abitato di Pizzoli. Come per gli altri centri a monte verso Cagnano e Montereale, la statale 260 attraversa (e attraversava) i centri abitati sottoponendoli a un traffico crescente e con gli automezzi di crescenti dimensioni; Pizzoli appunto, era falcidiato dalle macchine ma soprattutto dai mezzi pesanti che trasportavano il cemento dal cementificio Sacci di San Giovanni di Cagnano Amiterno, verso l’area aquilana, romana e reatina. Oggi quella strada è ancor più fondamentale per mettere in sicurezza paesi altamente sismici e avere una via di accesso e di fuga in caso di calamità. Un esempio tragico su tutti è stato il terremoto che ha distrutto Amatrice il 24 agosto 2016: una frana sulla Statale all’altezza dell’ospedale e il crollo del ponte Quattrocchi, uniche vie d’accesso al paese, complicarono il viaggio della colonna mobile della protezione civile che dovette risalire fino a Campotosto e poi ridiscendere verso Amatrice, impiegando molte ore per raggiungere la zona e portare soccorso alle vittime dei crolli. Un esempio che deve essere un monito a mettere in primo piano la sicurezza viaria dei Comuni montani.
Dal finire degli anni Ottanta a oggi sono stati completati il 1° e il 2° lotto (che uniscono Pizzoli a Cagnano sino alla frazione di San Pelino). I lavori per la realizzazione dei lotti 3° e 4° della variante alla statale 260 Picente sono stati affidati dall’Anas, rispettivamente alle società Delta Lavori (importo lavori circa 16 mln di euro, lavori consegnati il 4 maggio del 2020, con ultimazione prevista il 24 aprile 2022 come risulta dalla tabella di cantiere, data che sicuramente slitterà in avanti a giudicare dall’attuale avanzamento delle opere) e Toto Costruzioni (oltre 61 milioni di euro, verbale sottoscritto nell’ottobre del 2018, il cantiere si sarebbe dovuto concludere in 36 mesi), lotti che sono attualmente in corso di realizzazione. Si è tenuta invece a fine marzo la pre-conferenza dei servizi per il 5° lotto inserito per 20 milioni di euro a valere sui fondi del Pnrr, il cui importo complessivo ammonta a circa 100 milioni di euro.