Sulmona, Magneti Marelli: contratto di solidarietà per tutto il 2023
L'atto è stato firmato sabato 17 tra i sindacati e l'azienda per sostenere i lavoratori e le lavoratrici. De Sanctis: "A livello nazionale si sta lasciando il Ccsl per tornare al Ccnl"
di Redazione | 22 Dicembre 2022 @ 06:16 | CRONACA
SULMONA – Un Natale soltanto un poco rischiarato dalla firma del contratto di solidarietà, avvenuta sabato 17 tra i sindacati e l’azienda per sostenere i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento della Magneti Marelli di Sulmona. I problemi legati all’arrivo delle commesse, che provengono per lo più dalla Sevel di Atessa, in provincia di Chieti, anch’essa colpita dalla crisi che l’intero comparto dell’automotive sta attraversando in Italia, vanno avanti da mesi e i dipendenti sono pronti a rinunciare a essere pagati pur di mantenere il posto di lavoro, sopportando l’ennesimo sacrificio dopo un lungo periodo di cassa integrazione alla quale sono stati posti 480 operai sui 550 effettivi.
“Le difficoltà che ci sono state in tutti questi mesi finora sono state fronteggiate con il ricorso alla cassa integrazione ordinaria da parte dell’azienda – spiega la segretaria della Fiom Cgil Elvira De Sanctis – ma dato che non si vedono miglioramenti nello scenario complessivo futuro, e le criticità passate sono e sarano immutate, si è ritenuto di passare a uno strumento diverso. C’è stato un confronto e, infine, la sottoscrizione di un contratto di solidarietà che durerà dal 9 gennaio al Natale del 2023, dunque tutto l’anno. Mediamente questo contratto di solidarietà occuperaà il 45% delle ore. Non oltre il 55% dell”orariao di lavoro sarà coperto dall’ammortizzatore sociale e dev’essere prevista una rotazione. Ci saranno, nel corso di tutti i mesi, degli incontri tra azienda e rappresentanti dei lavoratori per verificarne l’andamento e, inoltre, a partire da gennaio c’è stata la disponibilità, su esplicita richiesta della Fiom in particolare, di avviare una discussione sull’organizzazione del lavoro”. De Sanctis spiega anche che “avendo avanti molti mesi di ammortizzatori sociali, si vuole andare ad approfondire le turnazioni attive per andare a capire se può esserci una gestione più efficiente dei turni”.
“Tutto questo – ricorda De Sanctis – mentre a livello nazionale si sta tenendo un confronto che sta portando, ci auspichiamo, a lasciare il contratto Ccsl, il contratto specifico voluto da Sergio Marchionne, per rientrare all’interno del Ccnl. Questa è un’ottima notizia secondo noi, per tutto quanto di negativo ha significato per i lavoratori della Magneti Marelli. Il passaggio al Ccnl potrebbe rappresentare – sottolinea la segretaria della Fiom Cgil aquilana – anche la volontà di rientrare nel perimetro di un sistema industriale dal quale con l’applicazione del contratto specifico veniva meno. Si dovrebbe rientrare, in questo modo, nel sistema confindustriale. Un passaggio che sarebbe visto come un punto di forza per affrontare le difficoltà di questa fase”.