Stella (M5s) risponde a Febbo su distretto sanitario di Chieti Scalo
di Redazione | 01 Settembre 2020 @ 18:51 | POLITICA
CHIETI – Prosegue lo scontro a distanza tra l’assessore regionale Mauro Febbo e la consigliera del M5s Barbara Stella, in merito al distretto sanitario di Chieti Scalo. “Concordo pienamente con quanto affermato dall’Assessore Febbo, infatti non sono né la guardia di finanza né tantomeno polizia giudiziaria. Tuttavia, suo malgrado sicuramente, sono un consigliere regionale che, nel pieno delle sue funzioni, vuole conoscere lo stato di fatto dell’azione amministrativa dell’Asl 02 in merito al distretto sanitario di Chieti scalo”.
E prosegue: “Probabilmente l’Assessore non ricorda bene che lo Statuto della Regione Abruzzo, all’articolo 30, comma 2, dice esattamente: i consiglieri, per l’esercizio delle loro funzioni, hanno diritto di avere tutte le notizie ed informazioni e di ottenere visione e copia di tutti gli atti e documenti amministrativi della Regione e degli enti ed Aziende dipendenti della Regione. E in più, in riferimento a questo, c’è anche il parere n. 6/2014 del Collegio regionale per le garanzie statutarie, che consiglio vivamente di leggere sia all’Assessore che al direttore generale della Asl 02 Thomas Schael poiché, dato quanto sta accadendo in questi ultimi giorni, probabilmente non ne sono a conoscenza”.
Insiste la pentastellata: “Nel succitato parere, innanzitutto viene chiarito come l’accesso agli atti da parte di un consigliere regionale è eccezionale e in un certo senso anche più ampio rispetto alle ipotesi di cui all’art. 22 e seg., l. 241/90 ma, anche e soprattutto perché viene svolto non come interesse personale, ma bensì in quanto cura di un interesse pubblico connesso al mandato conferito e, quindi, alla funzione di rappresentanza della collettività.
Continua la consigliera regionale del M5s: “Data la natura di ente dipendente della Regione della Asl, tale obbligo si configura, sul piano dell’organizzazione amministrativa, come dovere d’ufficio dei componenti degli organi e dei dipendenti delle Asl, che non possono opporre, pertanto, ragioni legate alla “economicità” della funzione svolta.. Se per ragioni di funzionalità interna la copia dei documenti richiesti non può essere fornita nell’immediato, essa potrà dilazionare ragionevolmente nel tempo il rilascio delle copie medesime, mentre dovrà comunque consentire, al consigliere di prendere visione, nelle more del rilascio, e nelle ore d’ufficio, della documentazione richiesta”.