Sisma 2016: aumenta il contributo di ricostruzione, nuove agevolazioni per le imprese

di Redazione | 10 Settembre 2021 @ 17:08 | UTILI
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ROMA – Costi parametrici e prezzario: + 6% per il residenziale, + 11% per gli immobili produttivi. Più veloci i  pagamenti alle imprese sui lavori fatti, subappalto al 50%. Rimborsi più facili per i beni danneggiati  delle imprese.  

E’ in vigore da oggi l’Ordinanza del Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016,  Giovanni Legnini, che aumenta il contributo concesso ai cittadini per la riparazione degli edifici  danneggiati dal terremoto alla luce del forte rincaro di alcuni materiali edilizi e introduce diverse  altre norme a sostegno delle imprese che operano nel cratere.  

La ricostruzione nel Centro Italia, nonostante la pandemia, ha avuto nell’ultimo anno una forte  accelerazione, ma negli ultimi mesi sta scontando delle difficoltà, legate soprattutto all’aumento  dei prezzi dei materiali. Non possiamo permetterci una nuova battuta d’arresto. Con l’Ordinanza,  in attesa di una revisione più puntuale del prezzario, abbiamo intanto deciso un incremento dei  contributi del 6% per la riparazione delle abitazioni e dell’11% per il ripristino degli immobili  produttivi, sulla base dell’indice Istat dei prezzi” spiega il Commissario Legnini, sottolineando che  “l’aumento del contributo si applicherà anche ai cantieri già avviati, molti dei quali oggi si trovano  in difficoltà. L’Ordinanza – aggiunge il Commissario – prevede diverse altre misure per favorire e  sostenere le imprese del cratere che hanno subito danni con il terremoto e quelle che sono attive  nella ricostruzione, anche con l’accelerazione dei pagamenti sulle lavorazioni eseguite, e ulteriori  semplificazioni per i cittadini e i loro tecnici”.  

Per tener conto delle difficoltà del mercato si prevede ad esempio la possibilità, per i proprietari e  i loro tecnici, di indicare l’impresa incaricata dei lavori fino a due mesi dopo la concessione del  contributo. 

Tra le misure a favore delle imprese, la semplificazione dei pagamenti spettanti alle imprese  costruttrici sulla base degli stati di avanzamento che verranno asseverati dal direttore dei lavori,  ma anche la possibilità di elevare al 50% la quota di lavori in subappalto ed una revisione dei  requisiti richiesti alle imprese per partecipare agli appalti, misure che puntano ad ampliare  l’offerta degli operatori economici che operano sul mercato. Sempre per le imprese si prevedono  nuove regole, più semplici, per il rimborso dei beni strumentali danneggiati dal sisma e per le  delocalizzazioni che si rendono necessarie per effettuare i lavori di ripristino o ricostruzione degli  immobili che le ospitano, mentre viene sospeso l’obbligo di demolizione delle strutture  temporanee nel momento in cui viene riacquisita, dopo i lavori, l’agibilità degli immobili originari. 

I ritocchi del 6% e dell’11% per gli immobili residenziali e produttivi si applicano al costo  parametrico convenzionale (calcolato a metro quadro in base allo stato di danno), mentre per la  sola edilizia residenziale si prevede un incremento del 6% delle voci del prezziario, in attesa di una  sua revisione.  

Gli aumenti del contributo scattano da oggi per tutte le nuove domande, per quelle già presentate,  ma non ancora giunte alla conclusione del procedimento, e vengono riconosciuti anche per i  cantieri già aperti, per le lavorazioni effettuate a partire dal primo gennaio di quest’anno, nella  misura che sarà stabilita da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità  sostenibili. Per le nuove domande i progettisti potranno inoltre scegliere di avvalersi, in alternativa  al prezzario Sisma maggiorato, del prezzario regionale di riferimento e, per le voci non  contemplate, dei prezziari regionali delle altre regioni del cratere. 

 


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