Sisma 2009, L’Aquila ricorda

di Redazione | 05 Aprile 2022 @ 16:50 | ANNIVERSARIO
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L’AQUILA  –  Di seguito il ricordo dei rappresentati di istituzioni e del mondo della politica. 

“Dopo 2 anni torna la fiaccolata per commemorare le 309 vittime del sisma. Da via XX Settembre, fino al Parco della memoria ricorderemo chi ci ha lasciato il 6 aprile 2009.
Questa notte, illuminiamo anche le nostre finestre e i nostri balconi, con il cellulare o con una candela. Uniti per esprimere vicinanza verso chi ha subito in questi anni il dramma del sisma, della pandemia covid e per chi soffre le violenze di tutte le guerre. L’Aquila accende la sua luce.” Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
 

Archivio di Stato, il ricordo della collega Gianna Lippi

“In occasione dell’anniversario del terremoto del 6 aprile 2009 l’Archivio di Stato dell’Aquila intende ricordare la collega e amica Gianna Lippi con un post sui canali social volto a presentare il profilo umano e professionale dell’archivista e con un invito in archivio finalizzato a mostrare inventari, cataloghi, studi scientifici prodotti da Gianna e a far conoscere, attraverso questi strumenti, i fondi che l’Archivio di Stato conserva e le iniziative condotte nel tempo. I visitatori saranno guidati all’esplorazione dei depositi della sede di Bazzano e introdotti all’attività che giornalmente svolge il personale dell’Archivio di Stato, ancora in attesa di tornare in centro storico in un edificio ad esso destinato. Questa iniziativa è un ricordo e un omaggio a Gianna Lippi. E nel suo ricordo vuole aprire l’archivio ai cittadini che nella giornata del 6 aprile si sentiranno ancora di più parte di una comunità civile e culturale.” Così Marta Vittorini, direttore dell’Archivio di Stato dell’Aquila

 
Pezzopane: “C’è un prima e c’è un dopo, per ciascuno di noi”
“C’è un prima e c’è un dopo, per ciascuno di noi; da tredici anni, il 6 aprile porta con sé il segno di una cesura, la distanza tra ciò che c’era prima e ciò che è arrivato dopo, consumatasi in pochi secondi.
C’è un prima e c’è un dopo; pochi secondi sono diventati l’unità di misura del nostro tempo tra ciò che eravamo fino alle 3:32 e ciò che siamo diventati. Inevitabilmente, le nostre vite sono cambiate.
Lo scorrere dei nomi delle 309 vittime, ogni anno, ci riporta ferocemente ad un dolore indicibile, riapre una ferita che non si rimarginerà mai, riunisce la nostra comunità nel ricordo struggente di chi non c’è più ma, da allora, si è fatto presenza costante. Lo scorrere dei nomi delle 309 vittime, ogni anno, ci richiama alle nostre responsabilità, all’impegno di una collettività che è stata chiamata a ricostruirsi, in senso fisico e immateriale, a farlo da sola, assumendo pienamente il peso di una missione.
Ricostruire, per esserci di nuovo.
C’è un prima e c’è un dopo, e la notte del 6 aprile è, per noi tutti, il tempo dei bilanci, di ciò che si è fatto e di ciò che resta ancora da fare.
In questi anni, abbiamo ottenuto risultati straordinari: da L’Aquila è arrivato il monito al Paese affinché ci si doti, finalmente, di una legge organica per affrontare le calamità naturali; mai più improvvisazione, lentezze burocratiche, assenza di certezze, confusione sulla governance: finalmente, stiamo lavorando ad un ‘Codice della ricostruzione’. E’ L’Aquila che parla all’Italia e dice ‘mai più’.
Da L’Aquila è partita la grande sfida di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio abitativo del Paese, con il Dipartimento Casa Italia ed il superbonus 110%: se oggi l’Italia ha finalmente avviato un programma di prevenzione anti-sismica lo deve agli aquilani, al nostro sentirci chiamati ad una missione che non è solo locale, ricostruire la nostra città e i comuni del cratere 2009, ma nazionale.
‘Mai più’.
A guidarci è stata – sempre – la convinzione che la prevenzione è l’unico modo per salvare lo Stato dal disfacimento, anche morale, di essersi assolto per ciò che è accaduto e per onorare quelle vite spezzate la notte del 6 aprile. E’ questa convinzione che ha ispirato il mio lavoro parlamentare, in questi anni.
Tanto resta ancora da fare. Abbiamo ottenuto i fondi per completare i processi di ricostruzione, e così le risorse per la stabilizzazione del personale precario impiegato in questi anni; non solo: abbiamo ottenuto un fondo complementare al Pnrr, l’unica misura verticale assunta dal Governo su uno specifico territorio, 1 miliardo e 780 milioni per i crateri 2009 e 2016 che si aggiungono alle risorse ordinarie del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E’ una sfida straordinaria, l’ennesima, che chiama ciascuno di noi ad immaginare un sogno nuovo per L’Aquila che, ricostruita, dovrà trovare una sua vocazione definendo una strategia di rilancio e sviluppo economico, sociale e culturale.
L’Aquila nuova, sicura, inclusiva, accogliente, green, capace di nutrire la memoria coltivando, però, un futuro da assicurare ai nostri giovani.
E’ questa la sfida, è questo l’impegno che rinnoviamo nel giorno del ricordo”

 
Fina: “Il ricordo delle vittime sia stimolo per lavorare per la comunità”

“Il 6 aprile arriva nel 2022 in un momento tragico della nostra storia. Dopo due anni segnati dalla pandemia, e quando la sua fase più critica sembrava alle spalle, oggi occorre fare i conti con la brutale aggressione russa all’Ucraina, con il suo carico di morte e distruzione”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.

Fina prosegue: “Nel pieno di questa tragedia, L’Aquila si raccoglie con l’Abruzzo a ricordare la sua, di 13 anni fa. Un tempo trascorso tra battaglie e sofferenze, un tempo che ha misurato anche la straordinaria capacità di una comunità di rimettersi in moto. Tanto per la ricostruzione è stato fatto, ma il percorso di certo non può dirsi concluso. Il ricordo sia anche da stimolo per rinsaldare prospettive e possibilità; l’impegno del Pd, oggi come sempre in questi 13 anni, è fare sì che la questione e le esigenze dell’Aquila siano costantemente presenti nell’agenda politica nazionale. Anche per questo prenderò parte, come ho sempre fatto, alla fiaccolata di questa notte”.


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