Sicurezza. Il Passo possibile: “governo cittadino latitante”

di Redazione | 26 Settembre 2023 @ 15:44 | POLITICA
Destra aquilana
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L’AQUILA – “Sul problema sicurezza in città (risse e violenze gratuite ovunque, bullismo e occupazione di zone ai fini di spaccio, atti vandalici, furti e rapine di cui una anche amano armata), sull’allarme disagio giovanile e il degrado in cui versano le aree verdi e i nostri parchi cittadini, in primis quelli da gioco e per il tempo libero, possiamo dire che noi di ‘IL PASSO POSSIBILE’ siamo stati facili profeti e la maggioranza di centro destra, spaccata al suo interno, latita su come intervenire a tutela dei cittadini, impauriti e sfiduciati dinanzi all’escalation di episodi criminosi”.

È quanto affermano, in una nota, i Consiglieri comunali di ‘IL PASSO POSSIBILE’ Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni e il Presidente dell’Associazione civico politica Fabrizio Ciccarelli.

“Ma noi che non abbiamo la memoria corta, come pure gli aquilani, non dimentichiamo il modo in cui l’Odg presentato dal nostro gruppo – spiega il Consigliere Alessandro Tomassoni che ne fu primo firmatario non meno di anno fa –  con 25 punti ben strutturati, condivisi e sottoscritti da tutta i gruppi di opposizione, fu bocciato dalla maggioranza cittadina che, solo perché eravamo noi in maniera collaborativa a chiedere e proporre soluzioni immediate, liquidò la nostra iniziativa sminuendola la portata dei problemi cittadini a intemperanze di pochi e di poco conto.

Ce lo ricordiamo bene: in quell’occasione questa maggioranza ebbe pure la malsana idea di ‘confezionarsi’ un ODG di facciata ed approvarselo in aula, salvo poi disattendere, ovviamente, quanto annunciato e promesso.

Non è per noi una sorpresa nemmeno che questa maggioranza di centro destra, nel tempo, sia arrivata a sfiduciare sé stessa, disunendosi rispetto alla posizione granitica di allora !

Ieri, persino un Consigliere delle Civica di Biondi, Luigi Faccia, ha evocato a gran voce un ritorno dell’Esercito in Centro Storico (a nostro avviso è fuori luogo militarizzare ancora una volta la città e senza emergenze) per garantire, con un’energica attività di controllo del territorio, quella sicurezza che finora non è mai interessata a chi governa la città,  neanche dinanzi ad episodi gravissimi … Siamo davvero all’assurdo!

“Occorre fare in modo di prevenire il verificarsi di questi episodi, attraverso misure di sostegno alla città e di partecipazione cittadina- dicevano il 10 giugno 2023 – e avviando tutte le azioni possibili a contrastare questo fenomeno di insicurezza percepita”: come dimenticare, precedentemente, questo intervento di due gruppi di maggioranza (L’Aquila Futura e Forza Italia) che, anche per evidenti mal di pancia sul “bilanciamento politico” tutti interni al centro-destra e cavalcando, solo di facciata, l’onda emotiva delle crescenti preoccupazioni dei cittadini, hanno chiesto a gran voce maggiori controlli (minacciando una richiesta di ODG!)  dopo il terribile fatto di cronaca che vide una giovane donna aquilana brutalmente aggredita da un uomo in zona Costa Masciarelli

Surreale,poi, il recentissimo annuncio della LEGA “potenziamo la sicurezza!” – forza politica che di quella maggioranza non solo fa parte ma ha una rappresentanza diretta in Giunta con propri Assessori (!) – con cui ha informato “di dare mandato al settore Polizia municipale di quantificare i costi e il fabbisogno di personale  per mettere in campo un ampliamento dei controlli, anche con l’incremento della presenza di agenti nelle ore serali ….“ potendo contare “su sette vigili in più grazie a un’altra delibera per attingere ad alcune graduatorie.”

Non a caso proprio il problema del sotto organico in cui versa da troppo tempo la Polizia Municipale è stato denunciato apertamente più volte dai Consiglieri di opposizione e puntualizzato nel menzionato ODG, dove si chiese a suo tempo, proprio di aumentare gli standard di sicurezza, cioè “d’inserire nel prossimo fabbisogno del personale maggiori figure a favore della vigilanza cittadina, di utilizzare le risorse a disposizione per assunzioni dei tempi determinati per figure stagionali in grado di corroborare il lavoro della Polizia Municipale costretto da tempo ad operare molto al di sotto delle unità previste ( 1/3 di meno) a fronte di un crescente aumento dei servizi per gli Agenti preposti, prorogando la loro imprescindibile attività di controllo attraverso la costituzione di un turno notturno, almeno nelle giornate del giovedì, venerdi e sabato, fino alle ore 02.00)….

Prendiamo atto, anche qui,  – prosegue la nota – dell’improvviso attivismo sul punto, ma ci saremmo aspettati decisioni più incisive, rimanendo forti perplessità sul fatto che non è dato sapere come verrà articolato “l’incremento della presenza di agenti nelle ore serali, fino a mezzanotte”(se un terzo turno, come si coprono gli altri?), quanti Agenti della Municipale potranno effettivamente operare “in strada”, quanti utilizzabili per questi turni notturni ( non può essere utilizzato, per legge, chi usufruisce del congedo previsto dalla L.n.104/92,), dove saranno reperiti i fondi per pagare gli straordinari, se verrà attivata la Sala Operativa con un operatore in presenza che possa ausiliare i colleghi in servizio esterno, al fine di garantire la loro sicurezza, qualora in caso di situazioni critiche dovessero necessitare di altre Forze dell’ordine ( ma anch’esse sotto organico) e, in casi più gravi, di operatori sanitari. Sarebbe il caso, inoltre, di bandire un concorso nell’immediato futuro e dotare la Municipale di un Comandante appartenente al Corpo.

Quando si procederà, poi, ad incrementare, una volta per tutte, l’installazione delle telecamere nei luoghi più a rischio, accelerando il piano di video sorveglianza e di sicurezza cittadino su cui insistono oltre 4,2 mln di euro e sull’utilizzo delle quali , ancora oggi e nonostante continui annunci, anche recenti (“1000 telecamere di videosorveglianza per la sicurezza dell’Aquila e delle sue frazioni”)?

E’ evidente come l’Amministrazione fallisca già nel momento in cui i propri cittadini, per protesta e per un senso di insicurezza ormai diffuso, siano costretti a ricorrere autonomamente alle ronde, come avvenuto in centro storico negli ultimi giorni o nelle frazioni allorquando sono state bersagliate dai furti negli scorsi mesi ( San Giacomo, Collebrincioni, Preturo, Bagno e Civita di Bagno, Paganica, su tutte), sarebbe bastato far proprio, nell’ottica di incrementare il rapporto di collaborazione tra cittadini e Istituzioni, un programma di sicurezza partecipata (con funzioni regolamentate e compiti di segnalazione) in forma di Controllo di Vicinato e Patti di cittadinanza.

Ciò che emerge è un quadro inconfutabile: a chi governa la città non interessano la sicurezza dei cittadini e il disagio sociale – specie dei più giovani – la regolamentazione e il controllo degli spazi urbani, e quindi la gestione della vivibilità in centro storico e nelle frazioni, il rispetto delle regole; se poi a denunciare l’inoperatività del Sindaco e della Giunta siano diversi appartenenti a quella maggioranza, evidentemente la bontà della nostra iniziativa di ‘prevenire’ piuttosto che ‘curare’ (ammesso che ora ci si riesca)  era reale e ben strutturata, ed è davvero una magra consolazione – concludono i rappresentanti di  IL PASSO POSSIBILE  annunciando  -chiude la nota – nuove iniziative a tutela di quanto i cittadini vivono sulla loro pelle e denunciano quotidianamente”.

 

E sempre sulla sicurezza, scrivono i consiglieri Enrico Verini e Gianni Padovani:

“Nella giornata di ieri, siamo stati ricevuti in veste istituzionale del Prefetto e dal Questore dell’Aquila, a cui avevamo chiesto un incontro sul tema della sicurezza in città.

L’incontro, durato quasi 2 ore, ha assunto il carattere della operatività non indugiando nel semplice rituale istituzionale.

Abbiamo ascoltato una relazione sugli interventi messi in campo dal sistema che globalmente è preposto alla cura della sicurezza pubblica che ci ha descritto tutte le azioni, alcune visibili, altre meno visibili esternamente, che si stanno sviluppando verso diverse direttrici. In questo senso abbiamo lamentato la mancanza di azioni di accompagnamento per una formazione professionale in grado di offrire una prospettiva ai giovani che arrivano sul nostro territorio e che, a dire il vero, vengono abbandonati a se stessi.

Come consiglieri abbiamo apprezzato la franchezza del confronto, a volte anche su posizioni contrastanti, ma abbiamo ribadito che riteniamo necessario e non più rinviabile, un pattugliamento a piedi, in gruppi in divisa visibili tanto ai cittadini che chiedono rassicurazioni, tanto a coloro che in assenza di un controllo si sentono liberi di superare il limite comportamentale ammissibile.

In questo senso abbiamo ribadito la nostra posizione improntata sulla necessità di formare squadre con almeno 4 elementi in divisa formate da un esponente della Polizia municipale, uno delle forze di Polizia, uno dei Carabinieri e uno della Guardia di Finanza e possibilmente con l’ausilio di un cane antidroga.

Squadre così formate dovrebbero, sempre a nostro parere, pattugliare quotidianamente e non saltuariamente a piedi il centro della nostra città e in particolare i posti oramai noti a tutti dove si sono riscontrati i problemi maggiori in questi mesi.

Abbiamo anche detto chiaramente che non accettiamo il facile racconto che vedrebbe la nostra città posizionarsi bene nelle classifiche delle città più sicure perché, e su questo siamo stati estremamente fermi, noi valutiamo lo stato attuale delle cose come portatore di future escalation assai pericolose se non si interverrà ora per bloccare questa tendenza al momento comprimibile, ma che poi diventerà ingovernabile se la si lascerà prosperare nella sottovalutazione del fenomeno.

Abbiamo ricevuto rassicurazioni che si proverà a attuare quanto da noi richiesto, utilizzando le prerogative del Prefetto che è proprio il soggetto che può effettuare una azione di coordinamento delle forze in campo.

Dal canto nostro, dopo aver ringraziato per la disponibilità all’ascolto, abbiamo affermato che valuteremo l’operato solo sulla base delle azioni concrete che vedremo in campo. Auspicando di vedere concretizzato ciò che abbiamo richiesto, abbiamo però chiaramente dichiarato che, qualora le cose non andassero nella direzione necessaria, continueremo con la nostra azione di persuasione e di protesta, anche mettendo in campo iniziative insieme ai cittadini, a fortissimo impatto mediatico, da indirizzare ai rappresentanti dei massimi livelli istituzionali nazionali.

Riteniamo questo l’unico vero strumento a nostra disposizione, vista anche l’assenza di un dibattito consiliare sul tema, che evidentemente si vuole evitare per non ammettere l’esistenza di problemi in grado di scalfire la narrazione surreale di una città rinata e felice che questa amministrazione ama diffondere preferendo rappresentare una realtà virtuale per non fare i conti con quella reale.

L’Aquila merita una attenzione particolare perché ancora non è una città normale. Se non ci sarà una tendenza diversa, la gente non tornerà in centro, senza centro la città morirà e questo è nostro dovere impedirlo”.

E il Pd aquilano, intanto, ringrazia il consigliere di maggioranza Luigi Faccia

“Ringraziamo il consigliere di maggioranza Luigi Faccia per aver fatto chiarezza rispetto alle reali intenzioni dell’amministrazione comunale nella gestione dell’ordine pubblico”.

Così il Pd aquilano in una nota.

“Sebbene il sindaco Biondi, non più tardi di qualche mese fa, avesse parlato dell’Aquila come di “una delle città più sicure e tranquille d’Italia, dove vivere e far crescere i nostri figli” – citiamo le sue parole testuali – oggi apprendiamo che, al contrario, ci sarebbe addirittura bisogno dell’intervento dell’esercito nelle strade del centro storico per “la prevenzione e il contrasto alla criminalità”.

In una intervista al quotidiano ‘Il Centro’, pubblicata stamane, Faccia ha confermato che l’ordine del giorno presentato nei giorni scorsi, con la richiesta di ripristino dell’operazione ‘Strade sicure’ in centro storico, è stato discusso con il primo cittadino: “Nessuna differenza di vedute tra me e il sindaco”, ha tenuto a sottolineare il consigliere comunale.

Ricordiamo che l’operazione ‘Strade sicure’ era stata avviata nel 2008, sul territorio nazionale, in relazione “alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo”: chiederne il ripristino per la città dell’Aquila significa dichiarare che la situazione è totalmente fuori controllo. Evocare l’impiego di un contingente di personale militare delle Forze armate con funzioni di agenti di pubblica sicurezza, tra le strade del centro storico, è una ammissione di fallimento dell’amministrazione comunale che, evidentemente, non è in grado di garantire l’ordine pubblico tanto da volersi rivolgere all’esercito.

Siamo davvero arrivati al punto di volere le camionette in città, come accade in territori di frontiera piegati dalla criminalità? È questa l’immagine che vogliamo restituire, quella di una città militarizzata? A sette anni dall’insediamento della destra, la tanto decantata rinascita dell’Aquila – il modello di ricostruzione che Biondi racconta all’Italia – ci ha portato fino al punto di doverci rivolgere all’esercito per mantenere l’ordine pubblico?

Lo ribadiamo: è una ammissione di incapacità, è il fallimento dell’amministrazione Biondi che pure, non più tardi di qualche mese fa, negava il problema bocciando l’ordine del giorno presentato dalle opposizioni (primo firmatario Tomassoni) che avevano avanzato proposte concrete, e realizzabili, concertate con residenti, professionisti, commercianti e giovani auditi nelle Commissioni consiliari competenti. In verità, ne hanno approvato un altro di odg, proposto dai consiglieri di maggioranza Vittorini e Ferella sul tema, specifico, dei furti, ma è rimasto lettera morta.

Per noi, chiedere l’intervento dell’esercito è una risposta sbagliatissima alla pur legittima richiesta di sicurezza di cittadine e cittadini. 

È evidente che siano aumentati i fenomeni di devianza, di microcriminalità, che stanno determinando una diffusa percezione di insicurezza tra le aquilane e gli aquilani, ma non è certo militarizzando la città che si offre una risposta al problema. Anzi.

Siamo convinti ci sia bisogno di una maggiore sinergia tra le Istituzioni e le forze dell’ordine, che vada potenziato il personale impiegato in Questura così come il contingente di Polizia municipale, lasciato colpevolmente sotto organico dall’amministrazione, così da garantire maggiore efficacia nel contrasto agli episodi di microcriminalità che si stanno verificando negli ultimi mesi. Tuttavia, la risposta vera che una amministrazione dovrebbe garantire sta nella realizzazione di interventi di carattere sociale e di inclusione, rivolti alle fasce più vulnerabili e marginali, nonché di riqualificazione socio culturale delle aree urbane. Per farlo, secondo noi, dovrebbe avviare una collaborazione più strutturata con tutto il mondo dell’associazionismo attivo in città, in modo da riuscire in una migliore progettazione e proficuo stanziamento delle risorse che per il sociale non sono mai state abbastanza.

Va recuperato, inoltre, lo spazio pubblico come luogo di incontro, socialità, cultura soprattutto per le giovani generazioni che, oggi, in centro storico così come nelle periferie, non hanno alternativa alla cosiddetta ‘movida’. L’amministrazione dovrebbe preoccuparsi dell’assenza di centri culturali, di biblioteche, di sale cinema, di spazi aperti e gratuiti di cui le giovani generazioni hanno profondamente bisogno per la loro crescita, personale e sociale. L’amministrazione dovrebbe preoccuparsi di illuminare i tanti luoghi bui di questa città, di curare gli spazi pubblici per renderli frequentabili dai cittadini: è una comunità attiva e presente la miglior forma di prevenzione possibile; negli spazi abbandonati, e ce ne sono tantissimi in centro e in periferia, è più facile che si verifichino episodi di devianza.

Non vogliamo arrenderci all’idea di una città presidiata dall’esercito, e non lo faremo. Vogliamo un futuro diverso per L’Aquila e per i nostri figli”, conclude la nota.

 

 


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