Si sono riuniti i due cuccioli di Amarena
di Michela Santoro | 06 Settembre 2023 @ 05:00 | AMBIENTE
L’AQUILA – Corre sui social la notizia del ricongiungimento dei due cuccioli di Amarena, l’orsa simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo uccisa da un colpo di fucile nella notte tra giovedì e venerdì scorsi da Andrea Leombruni, il 56enne di San Benedetto dei Marsi.
D’altronde tutta l’Italia è in pena per la sorte dei due orfani sopratutto dopo la notizia che li voleva separati e i social, ormai, sono senza dubbio il luogo più veloce e ad ampio raggio per diffondere le notizie.
“Con grande sollievo – ha scritto ieri il Parco sulla sua pagina Facebook – possiamo darvi conferma definitiva che, ad oggi, i cuccioli sono entrambi vivi e che dopo una prima separazione si sono ricongiunti.
I Guardiaparco, grazie all’utilizzo di visori notturni, sono riusciti ad avvistare a distanza i due orsi mentre si stavano alimentando su una pianta di melo. L’avvistamento è avvenuto in un luogo ancor più interno del Parco rispetto al punto dell’ultimo avvistamento.
Le attività di ricerca e monitoraggio continueranno ancora con l’obiettivo di fornire più elementi possibili per valutare le future decisioni e monitorare gli spostamenti dei due cuccioli in quanto è bene ricordare che l’home range a cui sono stati abituati dalla mamma è molto ampio e ricomprende sia zone più selvagge del Parco, sia zone più antropizzate, fuori Parco, come la stessa San Benedetto dei Marsi”.
“Quanto registrato ci permette di constatare due importanti elementi – prosegue la nota -, i cuccioli riescono ad orientarsi e a muoversi senza troppi problemi sul territorio e per ora si sono allontanati dall’area del Fucino, molto più antropizzata e quindi maggiormente pericolosa.
I cuccioli riescono ad alimentarsi in autonomia anche senza la madre. Per queste motivazioni le attività di cattura sono al momento sospese, mentre si protrarranno, ovviamente, quelle di monitoraggio”.
Le raccomandazioni del Parco
Per il benessere di questi cuccioli adesso è fondamentale agire con estremo equilibrio e attenzione da parte di tutti: media, cittadini, amministratori.
Chiediamo di mettere da parte la curiosità spasmodica, rinunciando a qualunque idea di andare a vedere come e dove stanno e di non intralciare in alcun modo le operazioni di monitoraggio.
In caso di avvistamento fortuito, non tentare per alcun motivo di avvicinarsi ai cuccioli ma segnalare prontamente il luogo al Servizio di Sorveglianza del Parco (Tel 0863/9113241) o ai Carabinieri (Tel 112).
Chiediamo di procedere a basse velocità lungo tutte le strade che collegano l’area meridionale del Fucino con il Parco e ovviamente nelle aree interne al Parco.
Il destino dei cuccioli
“È bene ricordare – sottolinea il Parco – che le possibilità di sopravvivenza, purtroppo, non sono alte e che le insidie, anche naturali (interazioni con altre specie), sono molte.
Qualsiasi disturbo e/o interferenza di origine antropica potrebbe causare l’allontanamento dei cuccioli da aree idonee e una loro nuova separazione.
Comprendiamo pienamente la preoccupazione dei media, come quella dei cittadini e delle cittadine, ma di certo – conclude il post – non sarà la curiosità egoriferita a dare un futuro a questi orsi”.
Foto di copertina pubblicata sulla pagina Facebook del Parco Nazionale d’Abruzzo