Servizio civile e sport: rinascono così gli alloggi del progetto Case

Ieri visita ministro per lo Sport e la gioventù Andrea Abodi al progetto Case di 'Paganica 2'. Il sindaco Biondi: "L'Aquila tra i sette hub nazionali del progetto ‘rete’ per facilitare domanda e offerta di lavoro"

di Marianna Gianforte | 18 Febbraio 2023 @ 06:00 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Edifici che avevano destinazione temporanea ospiteranno 2mila giovani che arriveranno da realtà diverse italiane all’Aquila per fare il servizio civile, e potranno vivere negli appartamenti rinnovati, riqualificati e in alcuni casi anche abbattuti e ricostruiti ex novo dei quartieri del ‘progetto Case’. E’ in alcune centinaia di alloggi nati nel post-sisma, infatti che nascerà il  Centro nazionale del servizio civile universale, un grande progetto finanziato con circa 60 milioni di euro del Fondo complementare del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) previsto per il cratere del terremoto, con la firma dell’architetto Alfonso Femia, che si propone come un modello di rigenerazione urbana perché andrà a riconvertire una parte dei circa 4mila alloggi realizzati nel 2009 per offrire un tetto a migliaia di sfollati. Nel primo pomeriggio di ieri il ministro per lo Sport e la gioventù Andrea Abodi ha visitato il quartiere del progetto Case di ‘Paganica 2’, e ha fatto un sopralluogo in alcuni degli appartamenti in preparazione; ad accoglierlo, tra gli altri, oltre al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, c’erano anche la prefetta Cinzia Torraco, il capo dipartimento per le Politiche giovanili Michele Scicioli, il responsabile dell’ufficio per la ricostruzione dell’Aquila (che funge da rup del progetto) Salvatore Provenzano. 

A regime il progetto permetterà di accogliere sino a 2.500 volontari provenienti da tutta Italia che verranno ospitati negli appartamenti dislocati sull’intero territorio cittadino, nell’ambito di “una operazione di valorizzazione e rifunzionalizzazione dopo aver assolto all’obiettivo primario per cui furono costruiti, ovvero dare ospitalità alla popolazione terremotata”, ha spiegato il sindaco. Entro la fine di aprile i primi cento alloggi saranno disponibili per accogliere ragazzi e formatori.  

Due le fasi del progetto, come ha spiegato Provenzano: “La prima prevede la ristrutturazione di 100 appartamenti nei quartieri post-sisma di Paganica, Sant’Elia e Bazzano; poi una seconda parte che investirà quasi tutte le aree del progetto Case, dove verranno demoliti e ricostruiti alcuni edifici per realizzare anche i servizi collettivi per i giovani che arriveranno: aule didattiche, auditorium, mense. Il quartier generale sarà a Sant’Antantonio. Un’altra linea d’intervento riguarda la connessione tra le varie aule, con la realizzazione di modalità di connessione: ad esempio una mobilità lenta e sostenibile per consentire ai giovani di integrarsi con il territorio e con la città”.

Abodi: L’Aquila tra i sette hub nazionali del progetto ‘rete’

“L’Aquila tra i sette hub nazionali del progetto ‘Rete’”. L’annuncio del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi in occasione dell’incontro, avvenuto oggi pomeriggio al progetto Case (i quartieri provvisori post-sisma) della frazione di Paganica, con il ministro dello Sport e la gioventù Andrea Abodi. “Sarà un punto di incontro tra domanda e offerta per il lavoro e i giovani – ha aggiunto -, L’Aquila entra a far parte del progetto ‘Rete’ e sarà uno dei setti hub nazionali”. Il ministro Abodi oggi pomeriggio ha visitato il quartiere di Paganica per fare il punto sul centro di formazione per il servizio civile universale, che sorgerà proprio all’Aquila. Ad accogliere il ministro, insieme al sindaco Pierluigi Biondi, il prefetto Cinzia Torraco, il senatore di Fratelli d’Italia Etel Sigismondi, gli assessori comunali Ersilia Lancia e Vito Colonna e il responsabile dell’ufficio speciale per la ricostruzione Salvatore Provenzano.

 

“Il dato più importante è la transizione dall’emergenza allo sviluppo, alla creazione di socialità e valori. Credo che questa esperienza possa essere promossa non soltanto in Italia ma anche all’estero, viviamo momenti drammatici in Turchia, in Siria e credo che possa essere uno squarcio di speranza anche per quelle comunità che fanno i conti con le stesse emergenze, al di là dell’intensità con cui ha colpito il terremoto – ha detto Abodi -. Ma qui c’è il ripristino della speranza e della fiducia grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni, a livello nazionale e a livello del territorio. Al di là delle logiche della politica, si avverte il senso della solidarietà comune. E quando c’è questo tipo di stato d’animo ci si predispone al superamento di qualsiasi ostacolo. Ci sono stati anche momenti di difficoltà, però il mondo dell’Aquila ha dimostrato di saper far prevalere la positività, la capacità costruttiva e il mantenimento del senso di comunità e il ripristino di opportunità per il superamento del dispiacere dell’abbandono della terra. E anche il progetto di un villaggio per la gioventù, sviluppo di alcune vecchie idee nata da Giorgia Meloni tanti anni fa, punta a costruire un rapporto stretto tra educazione, formazione, istruzione e lavoro: la costruzione di un futuro. E questa può essere un’esperienza simbolo che non è detto non possa essere replicata”

Quindi l’annuncio del sindaco Biondi: “Una comunità acquisisce un senso pieno se si danno opportunità ai giovani e oggi abbiamo di fronte il grande tema della creazione delle competenze e soprattutto della capacità di garantire le figure professionali necessarie al mercato del lavoro. Per questo ci siamo già sentiti con il ministro e L’Aquila entrerà nel Progetto Rete, sarà uno dei sette hub nazionali che rappresentano quel luogo di incontro tra la domanda e l’offerta lavoro, anche con possibilità di formazione”.


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