Scuole L’Aquila, nessun dialogo in consiglio. Sul Teatro è mistero

di Alessio Ludovici | 06 Giugno 2023 @ 06:00 | POLITICA
consiglio comunale
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L’AQUILA – Scuole L’Aquila, tre proposte presentate dall’opposizione ieri in consiglio comunale, tutte e tre bocciate senza troppi fronzoli dalla maggioranza. Sembrano lontani i tempi delle grandi discussioni, e scontri, dell’assise del capoluogo di regione delle passate consiliare. E sembra lontana anche la volontà di collaborazione annunciata all’inizio di questa consiliatura. Per la maggioranza è colpa dell’opposizione, abusano degli strumenti consiliari fanno capire nei loro interventi e sono poco propensi al dialogo. Accuse rispedite al mittente dalle opposizioni che accusano i colleghi di maggioranza di un’anacronistica difesa d’ufficio dell’operato della giunta. Posizioni inconciliabili in cui a rimetterci è, a detta di chiunque vi assista, la qualità della discussione consiliare. 

L’Assemblea ha inoltre votato all’unanimità un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori del call center Tecnocall con 110 occupati che si trova nella frazione aquilana di Monticchio. Il documento è stato illustrato dal presidente del Consiglio comunale, Roberto Santangelo, che ha sottolineato la condivisione di tutti i consiglieri.

Scuole: gli ordini del giorno dell’opposizione

Scuole L’Aquila: in consiglio c’erano discussione un ordine del giorno di Simona Giannangeli, coda della discussione sulla ricostruzione delle scuole dello scorso consiglio, un ordine del giorno di Lorenzo Rotellini che chiedeva il potenziamento della sicurezza davanti le scuole, la maggioranza ha replicato i consiglieri Castellani e Maccarone dicendo che ci si sta già lavorando, e un ordine del giorno di Romano che impegnava il sindaco ad attivare un referendum sulla scuola di Collemaggio, quella forse più discussa del complesso puzzle della ricostruzione degli edifici scolastici. “L’intento – spiega Romano – era indire un referendum cittadino consultivo sull’opportunità di avere le scuole nel cuore del centro storico, come accade in tutte le città degne di questo nome. Reputo sia necessario dare opportunità alla città e ai cittadini aquilani di discutere la migliore soluzione per la ricostruzione dell’edilizia scolastica”.

Scuole, lo scontro

Di sceneggiate parlano in una nota i capogruppo della maggioranza: “Avendo esaurito ogni argomento per un confronto sereno e realmente costruttivo, è emerso quello che è il loro reale obiettivo: bloccare la programmazione che l’amministrazione ha pianificato, sventolando una richiesta di referendum per decidere se ricostruire le scuole in centro storico”. 
“La scelta alla base della programmazione della ricostruzione delle scuole pubbliche – proseguono – è stata fatta con l’obiettivo di offrire ai nostri figli e al corpo docente strutture in grado di offrire gli standard migliori per le loro attività. Bisogna innovare offrendo una qualità dell’offerta migliore di quanto non fosse nel 2009”.
“Il sindaco Biondi – la replica del centrosinistra – assente in consiglio comunale, ha poi preferito andare a fare passerella politica con Marsilio a Torre de’ Passeri,  dove il Comune celebrava la posa della prima pietra di un edificio scolastico. Il Sindaco in verità, non riesce a venirne a capo, da 6 anni non trova modo di porre la prima pietra delle scuole aquilane e se poi riesce a mettere la prima pietra, non arriva alla seconda, perché i cantieri sono fermi ed allora si ristora, paradossalmente, con le prime pietre degli altri sindaci”.

Approvati il Regolamento dei Pascoli..

In consiglio sono arrivate anche due interpellanze su Restart, ne parliamo qui, e qualche delibera. Approvati sia il Peba – il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche – che il nuovo Regolamento dei Pascoli, quest’ultimo illustrato dall’assessore Fabrizio Taranta. Via libera anche ad un emendamento di Daniele D’Angelo che prevede la costituzione in seno alla Polizia Municipale di un gruppo di lavoro specializzato per l’ambito di competenza dei pascoli e della montagna.

“Oltre ad aiutare nel contrasto dei fenomeni illeciti noti sotto il nome di ‘mafia dei pascoli’ – spiega D’Angelo -, le assegnazioni pluriennali, destinate ai residenti nel Comune dell’Aquila, incoraggeranno gli allevatori nell’investire e apportare migliorie ai terreni, cosa che difficilmente accade con una prospettiva di fruizione troppo breve. Inoltre, una programmazione più prolungata aiuterà le aziende a conseguire parametri ottimali nella classificazione ClassyFarm. Si tratta insomma di una innovazione che garantirà più efficienza alle aziende, sviluppo per il territorio, maggiore cura dell’ambiente grazie agli investimenti e alla squadra specializzata di Polizia Municipale”.

“E’ stata decisiva la collaborazione a tutti i livelli” ha commentato l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta. “Ora è importante che questo strumento venga osservato a livello generale, sia per quanto riguarda i terreni comunali, sia per quelli di uso e demanio civico”.

.. e il Peba

“I vari documenti che compongono il Peba – ha spiegato il vicesindaco Daniele in merito – pongono l’attenzione principale sulle criticità esistenti. Per il centro storico c’è uno studio specifico sull’ordine delle priorità delle opere da realizzare. I luoghi studiati sono suddivisi in quattro segmenti, a seconda se sono relativamente accessibili, se sono accessibili solo con gli accompagnatori, fino ad arrivare a quelli del tutto inaccessibili. Scopo dell’amministrazione è quello di eliminare prioritariamente ogni impedimento soprattutto in questi casi di criticità grave, per rendere fruibile a tutti la città.

La vicenda della ricostruzione del Teatro comunale

In aula anche un’interrogazione di Alessandro Tomassoni, Il Passo Possibile, sulla ricostruzione del Teatro comunale e di altri luoghi della cultura o edifici comunali. Nella risposta dell’amministrazione si fa il punto della situazione. Palazzo Margherita è ormai in via di conclusione e dal 30 giugno l’Amministrazione potrebbe entrare nel palazzo civico. Più indietro il Cinema Massimo per il quale, stante la situazione, rischiano di passare anni. Neanche una parola, invece, nella risposta, scritta, sul teatro di proprietà del Comune la cui ricostruzione, ha però specificato il vicesindaco Raffaele Daniele, è in mano al Segretariato regionale per i Beni culturali.

“Offensiva, perché evidentemente evasiva – il commento di Tomassoni che annuncia anche un passaggio in Commissione di Vigilanza sul tema – la non risposta del vice sindaco Daniele in Consiglio Comunale, con ciò certificando una volta per tutte come l’Amministrazione non abbia a cuore il recupero del teatro comunale e degli altri luoghi della cultura”.


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