Scuola, si torna sui banchi sempre con la mascherina e con il distanziamento
Obiettivo tutte le lezioni in presenza
di Redazione | 05 Luglio 2021 @ 17:45 | UTILIL’AQUILA – Da settembre inizierà il nuovo anno scolastico, il secondo durante la pandemia, con il Miur intenzionato a tenere tutte le lezioni in presenza. E quindi sono allo studio delle modifiche al Piano Scuola, con una parte del lavoro già affrontato lo scorso 25 giugno.
Il Cts, intanto, consiglia sempre di tornare a scuola sempre con la mascherina e rsipettando il distanziamento. Vista l’incertezza dello scenario epidemiologico, per il Cts vanno individuate già ora le misure di massima da applicare per gli istituti scolastici a seconda che si trovino in zona bianca, gialla, arancione o rossa.
Il Cts ha comunque ha ricordato che le vaccinazioni porteranno a una riduzione della diffusione del virus.
Inoltre, l’immunizzazione del personale scolastico, che ad oggi è circa al 73% del totale, ridurrà ulteriormente il rischio contagio nelle scuole.
Però rimane il fatto che, al momento, non è possibile prevedere quanti saranno i minori vaccinati e immunizzati a settembre.
Inoltre, l’immunizzazione del personale scolastico, che ad oggi è circa al 73% del totale, ridurrà ulteriormente il rischio contagio nelle scuole.
Sul tema della vaccinazione ai giovani, il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) Filippo Anelli ha detto: “Se finora poteva essere anche accettato un atteggiamento di prudenza riguardo al vaccino facendo un rapporto costo-beneficio, e si poteva in qualche maniera pensare di aspettare e vedere l’evoluzione”, l’attuale “quadro epidemiologico, con la variante Delta” porta il “consiglio di affrettarsi a fare la vaccinazione prima dell’inizio della scuola“.
“La preoccupazione maggiore che noi abbiamo – ha affermato Anelli – è la ripresa scolastica, perché come in tutte le attività di comunità” il “rischio che si possano instaurare dei focolai è molto alto, e con la variante Delta diventa oggetto di una particolare preoccupazione”.
E ha aggiunto: “Decidere insieme al proprio medico è la pratica prudenziale maggiore. Sui ragazzi c’è stata una doverosa preoccupazione da parte dei genitori”.
Infine il Cts ha escluso l’utilizzo del Green Pass in ambito scolastico, perché ritiene che “non sia plausibile” l’uso sia per questioni di privacy sia perché non esiste l‘obbligo vaccinale.