Scontro sulle poltrone: Lega abbandona l’aula, salta il Consiglio regionale sulle nomine
di Redazione | 03 Marzo 2020 @ 12:59 | POLITICA
L’AQUILA – Con la Lega che ha abbandonato l’aula e le opposizioni di centrosinistra e Movimento cinque stelle che hanno fatto altrettanto chiedendo la verifica del numero legale, si è sciolto con un nulla di fatto il Consiglio regionale che oggi avrebbe dovuto, tra le altre cose, approvare la designazione dell’ex assessore regionale di Forza Italia Paolo Gatti alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e la modifica alla legge elettorale per consentire la surroga del consigliere sottosegretario, il forzista Umberto D’Annuntiis, che aprirebbe le porte dell’assemblea al primo dei non eletti, l’ex sindaco di Atri (Teramo) Gabriele Astolfi.
È su questi ultimi due punti che, a sorpresa, è mancato l’accordo nella maggioranza, con la Lega che, facendo un passo indietro rispetto a quanto stabilito nei giorni scorsi, si è messa di traverso, attribuendo il dietrofront all’emergenza Coronavirus.
Giustificazione che ha suscitato le ironie del Movimento cinque stelle, che si è presentato in aula indossando t-shirt con l’hashtag “Poltronavirus”.
“La maggioranza abbandona l’aula per far mancare il numero legale a se stessa”, ha detto la capogruppo Sara Marcozzi alla ripresa dei lavori, dopo la breve pausa servita all’Ufficio di Presidenza a completare l’iter di surroga del dimissionario Giovanni Legnini, nominato commissario alla ricostruzione del Centro Italia, al cui posto entrerà Pierpaolo Pietrucci del Partito democratico.
“La giornata di oggi è la rappresentazione perfetta del modo di lavorare del centro destra”, ha detto la Marcozzi, “prima convocano un ordine del giorno fondato su nomine e modifiche statutarie per aggiungere poltrone e aumentare gli stipendi, poi litigano perché non trovano l’accordo e bloccano i lavori, facendoci perdere tempo che avremmo potuto impiegare molto meglio per l’Abruzzo.
“Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non hanno portato avanti le priorità dei cittadini, ma hanno messo in pubblica piazza le loro clamorose spaccature interne squalificando l’intera istituzione del Consiglio regionale. Invito fin da ora la maggioranza a chiudere questa pagina fondata su un vergognoso ‘poltronificio’ non rimettendo all’ordine del giorno della prossima seduta le stesse leggi. Stanno restituendo una pessima immagine dell’Abruzzo in tutto il Paese”, ha aggiunto la capogruppo cinquestelle.
“Di nuovo sberle in Consiglio Regionale fra Lega e Forza Italia, fratelli sempre più coltelli, divisi su tutto, persino sulle poltrone che sembravano essere l’unico argomento di interesse del centrodestra, lento e incapace di governare a un anno dall’elezione”, durissimo il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci.
“Il giocattolo è rotto, e adesso lo vedono tutti”, ha commentato Silvio Paolucci, capogruppo del Pd. “La Giunta lenta non ha più neanche una maggioranza su cui appoggiare il suo nulla, l’alleanza è in frantumi, i giochi di potere hanno svelato l’inconsistenza di un progetto mai davvero nato. Lo strappo della Lega sull’ennesima manovra oscura certifica la crisi di un esecutivo fondato sulla reciproca diffidenza, sugli sgambetti, sul livore”.
La seduta si era aperta con le comunicazione del presidente, Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, sull’emergenza Coronavirus, alle quali era seguita l’approvazione, su proposta del gruppo consiliare della Lega, di un ordine del giorno che impegna il governo regionale a costituire una cabina di regia composta “dalle migliori energie regionali in campo economico, giuridico, imprenditoriale e sociale, senza emolumenti” che si occupi di proporre misure per fronteggiare l’emergenza socio-economica riferita alle aree interne ed ai territori colpiti dai terremoti degli scorsi anni.
Tra le misure economiche proposte anche il contenimento della spesa pubblica delle partecipate regionali e interventi per il miglioramento del sistema bancario regionale.
Dal punto di vista dell’emergenza sanitaria il documento della maggioranza propone di accelerare le procedure necessarie per consentire alle Asl l’assunzione straordinaria di medici e personale, di reperire risorse per l’acquisto urgente di apparecchiature e test diagnostici.
Il documento è stato approvato a maggioranza con il voto contrario del M5S e il voto favorevole dei gruppi di centrosinistra.
Sulle nomine si assiste a un feroce scontro tutto interno alla maggioranza di centrodestra: a restare in aula al momento della verifica del numero legale, chiesta dal capogruppo del Pd Paolucci, solo i consiglieri di Fratelli d’Italia, Guerino Testa e Mario Quaglieri, Daniele D’Amario di Forza Italia, Roberto Santangelo della civica Azione Politica e Marianna Scoccia dell’Udc. Consiglieri e assessori della Lega, presenti fino a un attimo prima, sono usciti dall’aula al momento della chiama.
Sullo sfondo, non solo un lungo elenco di nomine di competenza regionale, tra cui quelle nelle aziende sanitarie, ma anche le elezioni comunali di Chieti, dove il candidato sindaco della Lega, l’ex parlamentare Fabrizio Di Stefano, non ha ancora il via libera degli alleati e questo sembra alimentare il braccio di ferro nel centrodestra.
All’ordine del giorno del Consiglio di oggi c’erano anche l’elezione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza e la designazione del componente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale”.