Scomparsa Colapietra, il cordoglio della città

di Redazione | 27 Aprile 2023 @ 10:24 | ATTUALITA'
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L’AQUILA  –  Scomparsa professor Colapietra, il cordoglio e ricordo della città. Per primo il sindaco Biondi
“I libri hanno un’anima e quest’anima ‘contamina’ i lettori. Pensando al professore Raffele Colapietra, non possiamo non andare con la mente alle sue tante pubblicazioni che più di qualunque biografia ne tracciano la conoscenza, il portato culturale, il respiro sociale…la sua aquilanità”. Lo scrive il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel giorno della scomparsa del professore Raffaele Colapietra.
“L’imponente biografia su Benedetto Croce ci racconta di come fosse affascinato dal “pensiero che ha come contenuto la storia”; la sua opera sulla lotta politica in Italia dalla liberazione di Roma alla Costituente, ci svela la sua passione politica in quanto scienza e arte del governare senza tralasciare l’importanza della piazza intesa come cittadini, ma anche come luogo di confronto; i suoi studi sul ruolo del baronaggio nel Rinascimento meridionale, ci dicono del suo impegno accademico a Salerno. E, poi, i suoi scritti sull’Abruzzo, sul Fucino, su Pescara e quelli sull’Aquila”.
“L’Aquila colta, L’Aquila sociale e territoriale, L’Aquila coraggiosa, L’Aquila terremotata, L’Aquila…una lunga passione d’amore, come recita il titolo di un suo saggio del 2011. Oggi, L’Aquila, affronta il dolore per la perdita di un suo concittadino illustre, coscienza critica della nostra civitas. Ma Raffaele Colapietra, attraverso le sue opere, continuerà a insegnarci come vedere la grandezza nella bellezza dell’Aquila e del suo territorio”
 
Il Soprintendente Cristina Collettini e il personale tutto delle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie L’Aquila – Teramo e Chieti – Pescara esprimono il più vivo cordoglio per la scomparsa del Prof. Raffaele Colapietra
E’ stato uno studioso appassionato ed entusiasta, mente lucida e brillante; vera memoria storica della città dell’Aquila, del suo territorio e dell’intero Abruzzo. Il suo lavoro di storico non ha avuto confini lasciandoci un corpus di opere importanti che sono ancora oggi punto di riferimento per molti studiosi. Oggi se ne va un intellettuale e una mente critica ma il suo impegno sarà la nostra eredità, i suoi studi e le
sue ricerche sono e saranno un punto di riferimento anche per il nostro lavoro
 
Così il PD dell’Aquila: 

“L’Aquila perde uno dei suoi figli più illustri: ci ha lasciato, all’età di 92 anni, lo storico Raffaele Colapietra; era nato di mercoledì, il 24 novembre 1931, “alle 10 di sera in via Cascina, nel quarto di Santa Maria, battezzato in Santa Maria Paganica, con radici dunque molto profonde in città” amava raccontare.

Una perdita incolmabile: lo storico e studioso è stato un simbolo di indipendenza intellettuale e di spessore civile.

Colapietra ha attraversato un pezzo di storia dell’Aquila, di cui conosceva vizi e virtù, corsi principali e stretti vicoli, piazze, cortili di palazzi nobiliari e chiostri che ne raccontano secoli di vita. Docente di storia moderna presso l’Università di Salerno fino al 1990, Colapietra ci donato saggi fondamentali sulla storia sociale e sulle classi dirigenti del Mezzogiorno italiano in età moderna e contemporanea, occupandosi, con passione, della Napoli vicereale, di Masaniello, della transumanza nonché dei partiti politici italiani fra XIX e XX secolo. All’Abruzzo, e alla sua L’Aquila in particolare, ha dedicato diverse monografie, oltre a numerosi articoli. Insignito dall’Università degli studi D’Annunzio dell’Ordine della Minerva, fu tra i simboli del post terremoto, fieramente unico nel voler continuare ad abitare la sua casa in centro città sebbene gravemente lesionata dal sisma del 6 aprile 2009. Vogliamo ricordarlo con le sue parole, parole di amore per la città dell’Aquila che non aveva mai voluto celebrare in modo vuoto e retorico: “La sorte ha fatto sì che io non avessi, nella mia lunga vita, il conforto di una vicinanza femminile giovanile: non ho avuto una sorellina, non ho avuto una figlioletta da proteggere. Questo è stata L’Aquila per me, una figlioletta da difendere: rispetto all’Aquila, sono sempre stato nella posizione di chi deve aiutarla, e non mi sono mai inebriato delle sue magnifiche sorti e progressive; la città deve essere innanzitutto amata e rispettata, non glorificata in forme dissennate altrimenti si perde il senso delle proporzioni e si sfiora il ridicolo. E che debba essere ridicolizzata mia figlia, mia sorella, santo iddio proprio no. L’aquilanitas è la cosa più vuota che possa esistere, una espressione astratta, senza senso, di cui purtroppo si fa largo uso. Piuttosto, avrei voluto che le cose veramente aquilane venissero valorizzate, che si conoscesse meglio la storia della città”.

Americo Di Benedetto e “Il Passo Possibile” piangono la scomparsa del Professore Raffaele Colapietra

“La nostra città piange la scomparsa del Professor Raffaele Colapietra, studioso rigoroso, illustre ricercatore, docente di Storia moderna e Storia dei partiti e movimenti politici, tra i più appassionati e carismatici cittadini aquilani. E’ quanto affermano in una nota congiunta il Consigliere regionale Americo Di Benedetto, i Consiglieri comunali de ”Il Passo Possibile” Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Alessandro Tomassoni, Massimo Scimia e il Presidente dell’Associazione civico-politica Fabrizio Ciccarelli. Ha fatto parte della Deputazione abruzzese di Storia patria, in qualità di socio e poi di deputato, rispettivamente dal 1966 e dal 1973, agli inizi degli anni 90 si dimise autonomamente dall’Università, ritirandosi fin da subito a vita privata, così potendo dedicarsi alla scrittura delle sue opere. Nel rilevarne l’altissimo impegno culturale e morale, ricordiamo le sue peculiari doti di gentiluomo dal garbo antico e nello stesso tempo di intellettuale battagliero, sempre pronto, grazie allo spessore della sua profonda conoscenza dei fenomeni storici e sociologici che l’hanno interessata nel tempo, ad analizzare, criticare e difendere puntualmente la sua amata città in continua mutazione,non abbandonandola nemmeno dopo la tragedia del sima del 2009. Nei suoi interventi di forte impatto amava unire alla grande leggerezza oratoria la sua immancabile ironia, a volte con pungente sarcasmo, che rimarranno indimenticabili ai più. Nel giorno della scomparsa del Prof. Colapietra ci sentiamo di esprimere sentimenti di profondo cordoglio e di ricordarlo davvero con profondo affetto – concludono i rappresentanti di “IL PASSO POSSIBILE”.

Morte Colapietra, Fina: “Ha lasciato il segno”

“E’ con dolore che apprendiamo della morte del professore Raffaele Colapietra, aquilano e abruzzese illustre”: lo dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico regionale.

Fina prosegue: “Ho avuto il privilegio di confrontarmi più volte con lui, è stato una volta ospite della nostra rubrica di presentazioni di libri, ‘Dialoghi”. Colapietra ha lasciato il segno. Lucido, puntuale, naturalmente coltissimo, i suoi studi su Benedetto Croce sono un riferimento ben oltre il recinto e il prestigio degli addetti ai lavori. Rimane indelebile il suo modo di essere legato alla sua città, L’Aquila, coraggioso e controcorrente, che tutti hanno potuto constatare nella scelta di non lasciare la sua abitazione nell’immediato post – sisma.  Rimane la sua viscerale avversione che manifestava nei confronti dei luoghi comuni. Rimane per noi l’insegnamento allo sguardo attento e smaliziato, alla diffidenza verso gli stereotipi e la retorica vuota. L’amore per L’Aquila e per la storia manifestato con il senno della critica e della razionalità”.

Fonsi: “Intellettuale che ha reso grande L’Aquila”

“Il professsor Raffaele Colapietra, di cui oggi piangiamo la scomparsa, è  stato un importante protagonista della storiografia italiana, abruzzese ed aquilana dalla seconda metà del secolo scorso ad oggi con la sua vastissima produzione scientifica”. Così Carlo Fonsi presidente dell’IASRIC (Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea) intervenuto per ricordare lo storico aquilano appena scomparso. “Ha collaborato, sin dalla sua istituzione nel 1977, con l’Istituto  Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea – IASRIC –  (allora Istituto Abruzzese per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza) – ha aggiunto Fonsi – ricoprendo ruoli apicali, tra cui quelli di consulente storico  e  di primo direttore della rivista  “Abruzzo Contemporaneo” dal 1980 al 1985.  Nei numeri 41-42 del 2013 “Saggi su Giolitti”, l’Istituto ha voluto omaggiarlo pubblicando alcuni dei suoi più importanti e significativi lavori riguardanti Giovanni Giolitti.  Il prof. Colapietra ha mantenuto i suoi rapporti con l’Istituto anche negli anni successivi e sino allo scorso dicembre, quando, impossibilitato proprio per il suo stato di salute, ha partecipato da casa in videoconferenza al  Convegno organizzato dall’Istituto  “L’Aquila: la città del XX secolo”,  raccontando in una lectio magistralis, toccante e lucidissima, la storia della nostra città nel ‘900. Davvero un grande regalo per tutti noi! Il prof. Colapietra è stato soprattutto una “grande” figura di intellettuale, facendo a pieno titolo parte di quella generazione di grandi intellettuali che hanno reso “grande” L’Aquila e il suo territorio. Personaggio dal grande impegno civile e sociale che ha evidenziato, anche con posizioni forti, dopo il sisma del 2009. Se ne va veramente un grande protagonista”. Fonsi fa poi riferimento a un ricordo personale: “Negli anni scolastici 2015 e 2017, come dirigente del Liceo Scientifico Fermi di Sulmona, gli proposi di svolgere un ciclo di lezioni alle classi quarte e quinte della mia scuola e lui con grande piacere accettò, coinvolgendo in modo straordinario nei suoi interventi, con quella sua grande abilità oratoria,  alunni,  docenti e chiunque fosse venuto ad ascoltarlo”. 

Anche Stefania Pezzopane si unisce al ricordo: 

“Ci ha lasciati il professor Raffaele Colapietra.  Oltre al dolore personale, perché ero a lui molto affezionata, ho la consapevolezza che muore una persona irripetibile, impossibile da emulare, unico in tutto. Un padre nobile della città. La prima volta che  l’ho visto era ai miei esami di Stato, al Liceo classico Domenico Cotugno, membro esterno di prove di maturità  davvero ardue.  Ne ero terrorizzata, tutti propagandavano la severità del prof Colapietra ed anche il suo burbero carattere. Fu severo e molto esigente, vado sempre assai fiera del mio voto alto in quella prova, perché la feci con lui, con domande non scontate ed accomodanti. Dopo di allora, mi è capitato tante volte di partecipare a convegni ed iniziative con lui. La sua competenza, il suo insegnamento sono baluardi. Ma soprattutto dopo il 6 aprile è diventato un simbolo, con il suo modo trasgressivo di vivere l’emergenza in casa sua, circondato dai gatti, forte e strenuo difensore della città,  della sua storia, di una sua nuova prospettiva legata al patrimonio storico inestimabile e non conosciuto. Ci ha aiutati nel difendere la città da predoni di ogni tipo. Mi faceva piacere leggerlo ed ascoltarlo, la sua severità non mi spaventava, anzi, la cercavo, per liberarmi da certa ipocrisia che a volte riempie i confronti ed i dibattiti.  Ricordo  una sua bella  intervista in cui spese parole belle per me. Le conservo come tesori. Grazie prof, per quello che mi hai dato, per il messaggio eterno che hai rivolto all’Aquila, di cui conoscevi ogni pietra, ogni angolo, ogni luce. Ed ogni ombra.”

Paolucci su scomparsa del professor Colapietra: “Perdiamo un’intelligenza rara e indipendente, uno storico innamorato dell’Abruzzo e della sua città”

“Con Colapietra perdiamo uno storico illustre e un abruzzese innamorato della sua terra e della sua città. Le sue opere, la costante attenzione al presente e la passione per la ricerca sono un’importante eredità per i nostri giovani, a cui ha dedicato la sua vita di docente e di storico indipendente”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

“Un’intelligenza di pregio, sempre pronta al confronto, un amante della ricerca quale strumento di conoscenza e una voce capace di fare sintesi fra l’insegnamento del passato e il futuro da costruire, progetto a cui non si è mai sottratto, dando sempre un contributo lucido e moderno – rimarca Paolucci – Tante le opere dedicate all’Abruzzo e a L’Aquila, la città dove è sempre rimasto, il suo lascito ha un grande valore per la nostra generazione e quelle che verranno”.

Sinistra Italiana L’Aquila: “Se ne va l’ultimo vero coraggioso intellettuale della nostra città”

“Con il Professore Raffaele Colapietra se ne va l’ultimo vero e coraggioso intellettuale della nostra Città. Pensatore e studioso noto a livello nazionale per la sua sterminata cultura, erudizione e libertà di pensiero, lontano da qualsivoglia indottrinamento e scelta di convenienza. 

Colapietra famoso per la sua cultura storiografica oltre che politica era una delle pochissime personalità che conosceva la storia d’Italia, dell’Abruzzo e di L’Aquila in maniera estremamente approfondita. In Città la sua voce si è levata costantemente contro ogni forma di abuso del potere e soprattutto contro le tante manifestazioni della mediocrità culturale, politica e intellettuale che purtroppo in questa Città, come lui stesso amava dire, non sono mai mancate.

Ricordiamo la battaglia al fianco di molti di noi contro la sciagurata intitolazione della piscina comunale al gerarca fascista Adelchi Serena. Colapietra storico, al contrario di altri, non cedette mai alla retorica del concittadino che tanto aveva fatto per L’Aquila, ma di Adelchi Serena rilevò la gravità della sua complicità con il fascismo e la sua pavidità come uomo che lo condusse a partecipare ai peggiori crimini nazifascisti.

Grazie alla sua indipendenza, nel panorama politico, non lesinò critiche alla Città, ai cittadini e alle varie classi dirigenti che nel corso degli anni si sono alternate alla guida del Capoluogo. 

Oggi sicuramente la Città è più povera e di Colapietra ci piace ricordare tra le tante sue espressioni quella riferita all’aquilanità che certo non riteneva un valore e che ebbe a dire un giorno, scrivendoci anche su questo un libro, “C’è modo e modo di essere aquilani”.  

Sicuramente il modo del Professore Colapietra era quello più nobile, coraggioso e libero.”

Anche l’Archivio di Stato dell’Aquila esprime profondo cordoglio per la scomparsa del professor Raffaele Colapietra. Studioso di chiarissima fama, ha frequentato assiduamente questo Istituto nella storica sede della Prefettura acquisendo dalla attenta e capillare lettura dei documenti del fondo notarile e dell’Archivio Civico Aquilano una conoscenza unica e imparagonabile della città dell’Aquila che copre ambiti molteplici: la storia familiare, sociale, economica, politica, culturale, architettonica e urbanistica. Appartiene a una generazione che ha posto le basi per studi solidamente scientifici e rigorosi sulla storia territoriale e del Meridione.

“Con la morte di Raffaele Colapietra scompare lo studioso che ha dato un impulso decisivo alla divulgazione della storia del giornalismo abruzzese contemporaneo”. Lo afferma il Presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, esprimendo vicinanza a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. “Colapietra ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca e alla divulgazione della storia e della cultura abruzzese con particolare interesse per il mondo dell’informazione. I giornalisti gli rivolgono un pensiero con gratitudine nella consapevolezza che i suoi studi hanno consentito  a tutti noi di capire meglio il nostro passato e avere una visione più completa del nostro presente”.


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