E’ prevista per le 12 la sentenza del Tribunale collegiale di Pescara sul processo riguardante presunte tangenti nel mondo della sanità abruzzese, che conta tra i 27 imputati l’ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco. L’ex ministro delle finanze ed ex segretario generale aggiunto della Cgil all’epoca di Luciano Lama è accusato di associazione per delinquere, corruzione, abuso, concussione, falso. Del Turco non è presente in aula, c’è invece il “grande accusatore” l’ex titolare della clinica Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, che ha dichiarato «non rilascerò dichiarazioni nè prima nè dopo la sentenza. Si è parlato troppo fuori da questo processo, non è buona creanza». Per l’ex presidente della commissione antimafia l’accusa ha chiesto 12 anni di reclusione. Solo 5 minuti di udienza, stamani, dedicata alle repliche dei pm: che non ci sono state. Quindi la riunione in camera di consiglio per il colleggio del tribunale, presieduto da Carmelo De Sanctis che ha fissato il termine del count down non prima delle 12:00.
L’ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, attenderà l’esito della sentenza nella sua abitazione di Collelongo (L’Aquila). Lapidario il suo commento: «è una scelta concordata con il mio avvocato e con il mio medico».
«Sono qui per testimoniare la mia stima per i colleghi Di Florio e Bellelli, ho grande apprezzamento per il lavoro che hanno fatto. Sono qui anche per far vedere che nel bene o nel male voglio assumermi le mie corresponsabilità». Lo ha detto l’ex procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi, poco prima di entrare nell’aula dove tra poco verrà letta la sentenza di ‘Sanitopoli’. «Finalmente siamo arrivati a un primo punto fermo», ha aggiunto Trifuoggi che aveva parlato di prove schiaccianti nella conferenza stampa convocata all’indomani degli arresti eccellenti di Del Turco.