Nell’agosto del 2007, nel corso dei lavori di sostituzione del guard-rail dell’autostrada A24 una scintilla dal viadotto finì in mezzo alle sterpaglie e mezza montagna di San Giuliano fu divorata dalle fiamme. 384 ettari incendiati. L’anno successivo, il Comune, con l’allora Assessore all’Ambiente David Filieri, aveva già a disposizione 90mila euro per fare un primo intervento di rimboschimento che, attraverso la costruzione di gradoni, eseguiti con gli alberi tagliati e opportunamente riempiti di terra, potevano frenare i detriti causati dalle piogge.
Quei fondi, sono scomparsi nel nulla, e non sono stati mai impiegati per questo intervento, che una “mano” pure l’avrebbe data. Per ottenere una piccola sistemazione dell’area incendiata, il Settore Ambiente del Comune,ha presentato, nel gennaio 2009 una richiesta di finanziamento alla Regione per 50 ettari di terreno, ne sono stati accolti, però, soltanto 13, con opere aggiudicate al costo di 63.936,76 euro. Lavori, che interessano un’area limitata, ben visibile ai tanti affezionati camminatori, quella che dalla Chiesetta di Madonna Fore, si apre verso Collebrincioni , dove si stanno realizzando barriere naturali costituite da legname. Dopo sette anni, arriva la parte più ghiotta, perché a seguito della definizione transattiva con le varie assicurazioni, il Comune, con un ritardo strepitoso, è riuscito ad avere l’indennizzo di 3 milioni di euro, 1 milione di questi già andato all’Amministrazione Separata dei Beni di Collebrincioni. La Assitalia, per conto della Toto costruzioni e della società Strada dei Parchi, e la Allianz, in rappresentanza della subappaltatrice G.M., che materialmente stava procedendo ai lavori, si sono di fatto accordate col Comune. L’intero importo, sarà vincolato alla ricostituzione del manto boschivo ? …Le interviste all’agronomo Antonio De Felice e la dirigente Paola Giuliani.
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Servizio e testo di Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio – L’Editoriale