L’AQUILA – S. Francesco di Paola. A pochi giorni dal terremoto del 6 Aprile 2009, il Quotidiano del Sud rese nota l’adozione della Chiesa di S. Francesco di Paola da parte della Provincia di Cosenza. Nel corso dell’Assemblea nazionale dell’UPI convocata nel capoluogo abruzzese il 23 aprile 2009 con Stefania Pezzopane, il vice presidente della provincia di Cosenza, Bevacqua, spiegò “la volontà, più volte ribadita nei giorni scorsi dal presidente Oliverio, di aver scelto la chiesa di San Francesco di Paola, un monumento di grande valenza spirituale, storica e monumentale, per il rapporto profondo che lega i calabresi e i cosentini al grande Santo paolano”.
Eppure, dopo quasi 12 anni, sul sito di Open data ricostruzione lo stato dell’intervento risulta ancora in corso.
I fondi richiesti e finanziati ammontano a 1milione e 550mila euro. Ad oggi, non è stato erogato ancora nulla. “Contribuiremo al pieno restauro dell’edificio” diceva Bevacqua.
L’ammontare coprirà anche il consolidamento della muratura e ricostruzione di parte di essa, oltre al ripristino della copertura e il miglioramento del collegamento tra il paramento murario interno e quello esterno. Necessaria anche la ricostruzione della vela campanaria crollata. A seguito del terremoto, infatti, la chiesa di S. Francesco da Paola è stata interessata dall’attivazione di tutti i meccanismi presenti. Quello che ha causato maggiori danni è il ribaltamento della facciata conclusosi con il crollo della parte superiore.
L’impianto architettonico della chiesa di S. Francesco di Paola è molto antico, probabilmente creato in conformità alla disposizione costruttiva del 1290. A differenza dell’attuale facciata che non è come quella originaria: sulla fronte medievale si apriva una finestra circolare. Nel 1574 la chiesa crollò e furono conservati nella sua riedificazione l’ aula rettangolare, senza transetto e senza abside, e le copertura a capriate lignee.
La chiesa fu edificata per mano dei castellani di Rascino che la intitolarono Santa Maria.
Nel 1574 l’edificio religioso crollò e le rovine furono incendiate, cosicché il locale di Rascino fu aggregato a quello di Roio. L’edificio venne ricostruito nel 1618. Poi, venne costruito anche piccolo convento adiacente alla chiesa sul lato orientale. Nel 1661, con l’abbandono dell’ordine, la chiesa passò alla parrocchia di Poggio Santa Maria che ne confermò l’intitolazione di stampo popolare a San Francesco di Paola. Nel 1898, sulla facciata venne apposto il prospetto quattrocentesco della chiesa di San Giovanni di Lucoli andata distrutta dal terremoto del 1703.