Russia lascia Consiglio d’Europa

di Redazione | 10 Marzo 2022 @ 13:02 | ATTUALITA'
COnsiglio D'Europa
Print Friendly and PDF

Una decisione storica, che rompe uno dei legami più duraturi della diplomazia moderna. La Russia, infatti, ha deciso di abbandonare il Consiglio d’Europa, uno degli organi la cui composizione aveva siglato l’intenzione pacifica di convivenza tra tutti gli stati membri che dopo questa decisione drastica diventano 46. 

“Il corso degli eventi è diventato irreversibile – si legge in una nota – e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”. La decisione della Russia, ha detto il ministro degli Esteri, è stata presa a causa del comportamento ostile dei Paesi europei e della Nato nei confronti della Russia, continuando “nel solco della distruzione del Consiglio d’Europa e dello spazio giuridico e umanitario in Europa”.

“I membri dell’Unione Europea e della Nato, che sono ostili nei confronti della Russia – si legge nella nota – stanno abusando della loro assoluta maggioranza nel comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. La Russia non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue nel trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell’Occidente. Lasciamo che si divertano tra loro senza la compagnia della Russia”. Lo scorso 25 febbraio, subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, il Comitato dei Ministri aveva deciso di sospendere, con effetto immediato, la Federazione russa dai suoi diritti di rappresentanza nel Comitato dei Ministri e nell’Assemblea Parlamentare. 

Un atto che rimarca nuovamente la posizione della Russia, soprattutto per quanto riguarda la chiave di lettura che i leader della Federazione vogliono far trasparire al popolo russo: L’occidente ci vuole piegare, ma noi non glielo lasceremo fare. Una propaganda fortificata dalle enormi limitazioni alla stampa russa, che vede le persone vittime di una partita a scacchi giocata dai potenti in cui i più fortunati son spettatori, mentre altri pedoni da muovere e, all’occorrenza, sacrificare.


Print Friendly and PDF

TAGS