Rsa Don Orione di Avezzano, 100 contagiati. L’assessore Verì ordina un’ispezione
di Redazione | 15 Ottobre 2020 @ 16:14 | ATTUALITA'
AVEZZANO – Si aggrava la già allarmante situazione del focolaio in atto nella Rsa dell’Istituto Don Orione di Avezzano, sono complessivamente oltre 100 i casi: circa 85 sono anziani, gli altri sono operatori sanitari. I tamponi negativi sono riferiti agli altri 35 ospiti, trasferiti al terzo piano per essere isolati rispetto ai malati di Covid-19. Al primo piano si è insediato un reparto Covid con medici e paramedici. Nella struttura sono presenti circa 120 anziani e una sessantina di medici e paramedici. Secondo quanto si è appreso sarebbero molti gli asintomatici. Intanto, è in corso l’attività di tracciamento che coinvolge anche i parenti degli ospiti: molti hanno frequentato la struttura fino alla chiusura di tre giorni fa decisa dai vertici della Rsa dopo i primi casi.
La Regione Abruzzo ha chiesto alla Asl aquilana di verificare quanto sia successo nella Rsa di Avezzano dove è scoppiato un focolaio covid con oltre 100 positivi. Lo fa sapere l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, la quale all’ANSA ha spiegato che “la rsa aveva già un protocollo da applicare e quindi abbiamo ritenuto bene avviare una indagine per fare chiarezza. E’ bene però anche chiarire che, pur se comprensibile la preoccupazione intorno alle residenze per anziani, qui stiamo parlando di una struttura privata, non di una questione che riguarda l’intero comparto come poteva essere a marzo-aprile. I pazienti positivi di questa struttura sono stati ridistribuiti nei vari piani e uno ricoverato in ospedale, in più abbiamo messo in piedi una Usca dedicata solo per quella rsa. Lo sappiamo bene che le Rsa sono l’anello debole per il tipo di pazienti che vi risiedono: ora Avezzano è sotto controllo”.
La regione intanto ha licenziato, dopo riunione col comitato tecnico scientifico, una ordinanza più restrittiva “poi però se le regole non vengono rispettate… c’è una responsabilità morale e legale”, tiene a precisare l’assessore.
In virtù di questi eventi, anche in relazione alle criticità sulla scuola, l’assessore Verì ha proposto all’Unità di crisi di attivare un sottogruppo ristretto con i sindaci e l’Anci regionale.