

L’AQUILA – La goccia che fa traboccare il vaso, il raddoppio del costo del metano per le auto ha mandato in subbuglio mezza città. Migliaia le famiglie aquilane che negli anni hanno optato per il metano come carburante per risparmiare qualche euro e incentivati dallo stesso stato che insegue una difficile sostenibilità ambientale.
Centinaia e centinaia i commenti di indignazione o sorpresa a L’Aquila dopo gli aumenti. A far discutere è anche il fatto che il rincaro in città è in realtà un raddoppio pieno da 1 euro a 2 euro al chilogrammo. Un siffatto aumento è difficilmente riscontrabile in altre zone della regione Abruzzo e in generale in Italia. L’Aquila che aveva già il triste primato di aver il costo del metano tra i più alti del paese, subisce anche un rincaro anche più pesante, e non si capisce perché.
“Stiamo acquisendo informazioni per capire le motivazioni di questo rincaro e di questa differenza che oggi si riscontra con altre zone”, ha spiegato il Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Tinari che sui social aveva manifestato una certa perplessità su questo ennesimo salasso per i cittadini.
Chiariti i motivi andrà compreso cosa fare: “Valuteremo se e come intervenire ” ha aggiunto Tinari. “E’ un grosso problema per i cittadini e per la città, gli aumenti dei prezzi non riguardano solo il metano e le famiglie sono preoccupate”.
Ad aumentare sicuramente saranno le bollette di luce e gas. Come spiegato in queste settimane a pesare è l’aumento del costo delle materie prime. L’offerta non riesce a far fronte alla domanda e il prezzo è schizzato. Con l’anno termico alle porte, spiegano a L’Aquila Blog alcuni grossisti ed intermediari del mercato libero del gas, il rischio è che l’assestamento dei prezzi sia molto lento. Il Governo, almeno per calmierare la situazione delle bollette di luce e gas, per ora ha stanziato circa 3 miliardi di euro. I rincari però sono stimati in circa 9 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il gas per le vetture, gli enti locali non hanno molte competenze in materia. Suggeriscono però in molti su Facebook che a pesare in qualche modo deve essere stata anche la scarsa concorrenza del mercato in città. Le istituzioni potrebbero in tal senso valutare il rilascio di altre concessioni.
E’ lo Stato stesso ad aver incentivato la conversione dalla benzina ai gas, ma a questo punto, tra pandemia e rincari, c’è chi non ha nemmeno ammortizzato il maggior costo sostenuto per l’impianto. Ora c’è già chi sta andando fuori città per fare il pieno di metano, un paradosso ambientale a questo punto.
Decreto bollette, come funziona
Da venerdì 1° ottobre sono scattati gli aumenti previsti per luce e gas. Già nel quarto trimestre del 2021 si sentiranno i pesanti effetti degli aumenti. La bolletta dell’elettricità , dopo il decreto aumenterà “solo” del 29,8% per la famiglia tipo in tutela e quella del gas “solo” del 14,4%. E’ quanto spiegato da Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia. Questi i principali interventi del decreto bollette.