Rigopiano, lo studio dell’Università di Trento: “Nessuna correlazione tra sisma e valanga”
di Redazione | 17 Gennaio 2022 @ 21:43 | CRONACA
FARINDOLA – Non ci sarebbe stata alcuna incidenza tra il sisma e la tragedia dell’hotel Rigopiano, quando cinque anni fa, il 18 gennaio del 2017, una valanga travolse il resort causando la morte di 29 persone. A dirlo è uno studio dell’Università di Trento.
Secondo il quale, questi fenomeni producono sovraccarichi sul manto nevoso preesistente equivalenti solo a pochi centimetri di neve fresca.
La valanga che ha travolto il resort di Farindola, in provincia di Pescara, dunque, è stata dovuta essenzialmente alla fitta nevicata, tre metri, caduta nelle 72 ore precedenti.
A stabilirlo – come riporta l’Ansa – è uno studio realizzato dal professore Nicola Pugno dell’Università degli Studi di Trento, esperto della meccanica della frattura, che sarà pubblicato nelle prossime ore sulla rivista Matter (casa editrice Cell Press).
Il docente Pugno, insieme al professore dello stesso ateneo Giorgio Rosatti, esperto di dinamica delle valanghe, ha ricevuto l’incarico quale perito di parte da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e tutela dei diritti dei cittadini, che assiste, unitamente all’avvocato Andrea Piccoli del foro di Treviso, il superstite simbolo di quel dramma, il pasticciere di Monterotondo, in provincia di Roma, Giampaolo Matrone, oltre alla figlioletta Gaia, di 10 anni.
L’esperto conclude che a oggi non vi è alcuna evidenza di un ruolo del terremoto sul distacco della valanga, confutando la tesi opposta sostenuta da alcuni professori dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, consulenti tecnici degli imputati, secondo cui i terremoti avrebbero invece rivestito un ruolo dirimente.