Rifiuti, Raee: in Abruzzo volumi in calo del 6,1%
La raccolta in regione nel 2022 scende in tutti e quattro i raggruppamenti. Longoni (Cdc): "Il territorio non riesce ancora fare un salto di qualità"
di Marianna Gianforte | 09 Marzo 2023 @ 05:25 | AMBIENTE
MILANO – Nel 2022 l’Abruzzo ha raccolto 5.689 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). È quanto emerge dal ‘Rapporto regionale sui rifiuti tecnologici’ realizzato dal Centro di coordinamento Raee, l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i sistemi sollettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia. I volumi raccolti risultano in calo del 6,1% rispetto al 2021, in linea con il trend negativo emerso a livello nazionale (-6,2%) e tra i più contenuti tra le regioni del Centro Italia. La regione si conferma in sedicesima posizione nella classifica nazionale per quantitativi complessivi. Cala, di conseguenza, anche la raccolta pro capite (-4,7%) che con 4,46 kg per abitante rappresenta il secondo valore più basso a livello nazionale e il peggiore nell’area di riferimento (6,21 kg per abitante). La contrazione dei volumi regionali coinvolge tutti i cinque raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti tecnologici, e si evidenzia in tutte le province.
La raccolta dei Raee in Abruzzo nel 2022 scende in tutti e quattro i raggruppamenti. E’ quanto emerge dal ‘Rapporto regionale sui rifiuti tecnologici’ realizzato dal centro di coordinamento Raee, l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia. In particolare, per quanto riguarda freddo e clima (R1) si ferma a 1.853 tonnellate (-0,3%). Nonostante tre della quattro province abruzzesi, L’Aquila, Chieti e Pescara, registrino un incremento nella raccolta, questo non è sufficiente a contrastare il calo registrato dalla provincia di Teramo (-3,8%). Scende (-4,9%) anche la raccolta di grandi bianchi (R2) che si attesta a 1.251 tonnellate. In questo caso, la contrazione è trasversale per tutte le province, fa eccezione solo Pescara (+14,6%). Si riducono di oltre 200 tonnellate (-11,8%) i quantitativi di Tv e apparecchi con schermo (R3) per un totale di 1.505 tonnellate. In questo caso tutte le province abruzzesi evidenziano risultati negativi, con valori in flessione addirittura a doppia cifra per Chieti (-14,4%) e Teramo (-15,9%). In linea con questo risultato è anche la raccolta di sorgenti luminose (R5) che perde il 9,8% rispetto al 2021 per un totale di 21 tonnellate. A livello provinciale, la riduzione dei quantitativi di questa tipologia di Raee si concentra a Chieti (-19,8%) e a Teramo (-25,2%), mentre sono a segno più le raccolte di L’Aquila (+17,2%) e Pescara (+6%). In flessione, infine, dell’8,1% anche la raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che scende a 1.059 tonnellate. A impattare negativamente sono i cali, tutti a doppio digit, registrati in quasi tutte le province. Unica eccezione è Chieti la cui raccolta cresce dell’1,4% rispetto all’anno precedente.
RIFIUTI. RACCOLTA PRO CAPITE PER PROVINCE, TERAMO SI CONFERMA SUPERIORE A DATO NAZIONALE
Nonostante registri la contrazione maggiore (-7,9%), con 6,21 kg per abitante, la raccolta pro capite di Teramo si conferma la prima e unica tra le province abruzzesi a essere allineata alla media pro capite dell’area di riferimento (6,21 kg per abitante) e a superare quella italiana (6,12 kg per abitante). Più contenute e al di sotto della media regionale le flessioni dei dati pro capite delle restanti province: L’Aquila registra il meno 2,5% e cala a 4,91 kg/ab, Chieti con il -4,1% si attesta a 4,80 kg/ab, Pescara con il -0,8% scende a 1,97 kg/ab, valore che conferma la provincia al penultimo posto a livello nazionale. È quanto emerge dal ‘Rapporto regionale sui rifiuti tecnologici’ realizzato dal Centro di coordinamento Raee, l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
RIFIUTI. RAEE, LONGONI (CENTRO DI COORDINAMENTO): ABRUZZO NON RIESCE A FARE SALTO DI QUALITA’
“L’Abruzzo è una regione che non riesce ancora fare un salto di qualità nella raccolta. Se la raccolta nella provincia di Teramo, nonostante l’arretramento del 2022, si allinea alla media del Centro Italia e supera comunque la media nazionale, il resto della regione fatica a confermare i già magri risultati del passato. Il dato della provincia di Pescara deve far riflettere: penultima in Italia e relegata a neppure due chilogrammi pro capite, deve diventare un laboratorio in cui Comuni e rivenditori, auspicabilmente guidati dalla regione, sperimentano comunicazione e interventi che conducano a risultati in linea con le attese europee. Dalla regione ci si aspetta uno stimolo anche alle altre province per tracciare e rendicontare i Raee prodotti sul territorio”. Così il direttore generale del Centro di coordinamento Raee Fabrizio Longoni commenta la raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici in Abruzzo.
NEL 2022 RACCOLTA RAEE SI FERMA A POCO PIÙ DI 361MILA TON (-6,2%)
Secondo il rapporto annuale 2022 del centro di coordinamento Raee, giunto alla 15a edizione, lo scorso anno in Italia sono stati avviati a corretto riciclo dai sistemi collettivi dei produttori di Aee poco più di 361.000 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Per la prima volta dopo otto anni di crescita costante, la raccolta ha evidenziato una flessione del 6,2% rispetto al 2021, che ha coinvolto in maniera trasversale tutte le tipologie di rifiuti tecnologici. Il report raccoglie e sintetizza i risultati conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia. È pertanto l’unico in grado di fotografare l’andamento della raccolta di Raee domestici nella sua totalità a livello nazionale. Il rapporto annuale è disponibile in versione digitale, consultabile sul sito del Cdc Raee (cdcraee.it). Ad esso si affianca raeeitalia.it, il servizio online creato dal centro di coordinamento Raee che raccoglie i dati sui rifiuti elettronici gestiti in Italia, dal 2019 ad oggi con un livello di dettaglio fino ai singoli Comuni. Una novità è rappresentata dai Rapporti regionali che presentano in maniera dettagliata i risultati della raccolta conseguita dalle singole regioni italiane, ripartiti per singola provincia, illustrano valori complessivi, quantitativi pro capite oltre che volumi per singoli raggruppamenti. Così come il report nazionale, anche questi testi sono disponibili nella versione digitale e scaricabili dal portale del Cdc Raee.
Lo scorso anno i Sistemi Collettivi hanno gestito in tutta Italia 361.381 tonnellate di Raee , risultato che si traduce in quasi 24.000 tonnellate in meno rispetto al 2021 e che corrisponde a una contrazione del 6,2%. Il dato tiene conto anche della raccolta volontaria effettuata dai consorzi. Cala, di conseguenza, anche la raccolta media pro capite e si attesta a 6,12 kg per abitante, in flessione del 5,3% rispetto al 2021. ‘Nel 2022 si è evidenziata una riduzione nei volumi avviati a corretto riciclo che contrasta con i trend in continua crescita a cui il sistema era abituato negli ultimi otto anni. A determinare questo risultato sono la sottrazione al canale ufficiale di volumi consistenti da parte dei canali paralleli e il mancato conferimento da parte dei cittadini dei rifiuti elettronici, in particolare di quelli di piccole dimensioni che rientrano nel raggruppamento 4, che già si caratterizzava per volumi contenuti e dispersi’ commenta Alberto Canni Ferrari, presidente del Centro di Coordinamento Raee . ‘Ulteriore fattore è la riduzione delle vendite di AEE, dopo due anni consecutivi caratterizzati da incrementi importanti, che ha determinato una diminuzione dei quantitativi dismessi. Infine, il bonus Tv introdotto nell’agosto del 2021 per l’acquisto di un nuovo televisore previo avvio a riciclo del vecchio ha generato una forte spinta allo smaltimento nell’ultimo quadrimestre dell’anno, ma la portata dell’impatto non si è protratta nel corso del 2022’. ‘La flessione, seppure con percentuali differenti dei volumi di raccolta, riguarda tutte le regioni, fanno eccezione solo Puglia e Sicilia. Il risultato non compromette in alcun modo la credibilità e la validità dell’operato degli attori della filiera, che nello schema oramai consolidato è pienamente strutturato per soddisfare al meglio quanto richiesto dalle normative. Per favorire l’incremento dei quantitativi di Raee avviati a corretto smaltimento è però necessario promuovere ancora più che in passato attività congiunte e complementari’ precisa Canni Ferrari. ‘Sottolineare gli impatti positivi in termini economici, sociali e ambientali legati a una raccolta nell’ambito del circuito certificato dal CdC Raee , favorire nuove iniziative di microraccolta, e incrementare i controlli sull’intero territorio nazionale mirati a contrastare fenomeni di gestione illegale sono le direttrici lungo le quali è necessario muoversi’. ‘Il centro di coordinamento prosegue il suo impegno nella stipula di protocolli di collaborazione con le rappresentanze di categoria nazionali e le istituzioni. Tra le più recenti quella sottoscritta con le associazioni dell’artigianato per la formazione ambientale e il supporto tecnico e amministrativo nella gestione dei Raee dei loro associati. Si auspica che la raccolta eseguita con piena consapevolezza proprio dai soggetti che operano sul territorio possa favorire l’aumento dei volumi’ conclude il presidente del centro di coordinamento Raee .