L’Aquila avrà il nuovo piano regolatore, lo strumento che sarebbe dovuto essere il cardine dell’intera opera di ricostruzione della città, non prima di “due anni, due anni e mezzo”, ben sette dopo il sisma del 6 aprile. In pratica, quando i buoi saranno scappati dalla stalla. E il grosso dei finanziamenti per la ricostruzione sarà già stato impegnato. Ad ammetterlo senza alcun imbarazzo ai microfoni di AbruzzoWeb è lo stesso assessore alla Ricostruzione e alla Pianificazione, Pietro Di Stefano.
“Di qui a 6 mesi- riferisce candidamente- voglio portare alla discussione del Consiglio comunale la delibera preliminare al nuovo piano regolatore generale del Comune dell’Aquila, sarà il documento che aprirà la strada e in 2 anni, massimo 2 anni e mezzo vogliamo chiudere”.
Molti avevano denunciato la totale improvvisazione alla quale sembrava affidata la ricostruzione dell’Aquila, ma il Sindaco Massimo Cialente ha sempre risposto di seguire un progetto ben delineato. Anche se, fino adesso, ha sempre evitato di tirarlo fuori per mostrarlo nella sua interezza all’opinione pubblica. Si pensava che quella del Sindaco fosse una scelta di opportunità politica, ed invece oggi la rivelazione che non può esistere alcun progetto di largo respiro poiché ancora non si è in grado di formulare a breve un nuovo piano regolatore e si procede secondo quello redatto quaranta anni con esigenze e prospettive totalmente diverse da quelle attuali.
Come si può credere, quindi, che la ricostruzione stia procedendo celermente e con criteri funzionali se non esistono ancora alcun piano regolatore?
Ovviamente, anche per curare il nuovo piano regolatore, il Comune ha colto l’occasione per assumere altro personale “di supporto” alle strutture.
Gli avvisi di selezione delle nuove figure, rivela AbruzzoWeb, “sono arrivate 10 candidature (di cui 3 last minute) per la figura con funzioni di consulenza e coordinamento delle attività di redazione del nuovo Prg; 1 soltanto per la figura di consulenza per aspetti giuridico-amministrativi della pianificazione; infine, 4 candidature per la figura di consulenza per politiche urbane e territoriali e per lo sviluppo locale.”
A portare avanti questa procedura è la dirigente del settore Chiara Santoro che, in un paio di giorni, dovrebbe stilare la determina che nominerà la commissione per valutare e stabilire i prescelti. “Singolare che sia arrivata un’unica candidatura per il consulente giuridico- sottolinea AB- che ha meno responsabilità specifiche nella grande avventura del Prg: qualora non fosse ritenuto idoneo il solo candidato, bisognerà fare un nuovo avviso con allungamento dei tempi.”
E il piano regolatore potrà così attendere un altro paio di anni, magari dopo che l’ultima stalla sarà ricostruita.