Ricostruzione, il Tar: sì ai contributi anche per riparare danni pre-terremoto
Il contenzioso tra un cittadino di Montereale e l'ex Utr di Barete: potrà ristrutturare anche i danneggiamenti antecedenti
di Redazione | 13 Febbraio 2022 @ 19:41 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Il Tar dell’Abruzzo ha chiarito con una sentenza un aspetto complesso e dibattuto sulla ricostruzione post-sisma, stabilendo che l’indennizzo per ristrutturare gli edifici può essere attribuito anche a immobili i cui danni risalgano a un periodo antecedente il terremoto del 2009.
Lo riporta il quotidiano Il Centro in un articolo in cui viene anche descritto un caso specifico che però fa scuola nell’ambito dell’articolata normativa che regola la ricostruzione. In generale le norme prevedono, come ricorda il giornale, che con i fondi post-sisma si possa riparare ciò che le scosse hanno danneggiato. Il Tar invece in un certo senso modifica questo principio, riferendosi in modo particolare a un contenzioso nato tra un cittadino di Aringo, piccola frazione di Montereale, e l’allora ufficio territoriale ricostruzione di Barete (uno degli Utr che oggi non esistono più).
Considerato che per riparare lo specifico edificio, reso inagibile dal terremoto del 2009 ma già con danni strutturali antecedenti, occorre recuperare anche questi ultimi, per tale ragione il Tar ha riconosciuto al proprietario l’impiego dei fondi post-sisma anche per sanare il pregresso.
I giudici amministrativi, inoltre, hanno concesso all’ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni a concludere il procedimento entro 30 giorni. Al di là di questo periodo sarà necessario nominare un commissario ad acta.