Conferenza stampa – controffensiva, quella dell’assessore Piero Di Stefano, affiancato da Vittorio Fabrizi e Paolo Aielli, per mandare a dire alla stampa nazionale, che gli scenari della ricostruzione dell’Aquila, non sono così tetri, e l’uso dei soldi è stato oculato. “Non siamo degli spendaccioni, – precisa Di Stefano – e nessuno sta giocando con le risorse, tra il 2016 /2017 l’asse centrale è ultimato”.
Sono stati rilasciati 311 milioni e 846 mila euro di contributi, da investire ce ne sono 500 e 562 mila euro. A questa vivacità auto-celebrativa, però, non sta seguendo, l’applicazione (esiste il decreto) che le imprese che ne facciano richiesta, possano iniziare i lavori anticipando il contributo. La risposta dell’Assessore Di Stefano alla nostra domanda è lapidaria: ” Stiamo studiando il caso..”.
Eppure le richieste all’Ufficio speciale, di quelle pronte ad anticipare, ammontano a quasi 70 milioni di euro. Una bella fetta di lavori, che sulla carta possono partire, ma che il Comune ha “congelato”. Se una impresa si dichiara disponibile, è chiaro che l’Ufficio speciale analizza l’istruttoria con evidente priorità, il resto, però, lo devono fare Cialente e Di Stefano.
Chi potrebbe non “gradire” il meccanismo dell’anticipazione è l’Associazione dei Costruttori Edili, ma Di Stefano subito precisa :”Non credo che l’Ance sia contraria, anche perché la scelta sarebbe assolutamente facoltativa”. Allora come mai i lavori non partono?…. L’Intervista a L’Assessore Di Stefano
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Servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio – L’Editoriale