di Matilde Albani, L’Editoriale – Che la inaspettata operatività del responsabile dell’ufficio speciale per la ricostruzione Paolo Aielli, stia dando fastidio al sultanato comunale è cosa nota, lo dicono anche gli stessi dipendenti dell’ente ubicati nel palazzo sottostante in via Avezzano, dove c’è l’assessorato alla ricostruzione. Nella sede dell’Usra, che qualcuno chiama “nominificio”, visto il mega staff con i fedelissimi, di cui Aielli si è circondato, almeno si riescono ad avere numeri certi sulla ricostruzione privata. Si annaspa, invece, su quella pubblica, dove lo stesso Aielli ha dovuto prendere il toro per le corna per mettere in moto una banca dati inesistente. Ogni mese da questi uffici, peraltro ben pagati ad un privato a più di centomila euro l’anno, il responsabile dell’ufficio speciale, firma corposi mandati di pagamento per trasferimenti che come numeri vedono in primis l’autonoma sistemazione al Comune. Nonostante una serie di diffidenze, il super manager, in attività da maggio, non si è manifestato come il burocrate di turno. Aielli ci riceve nella sua stanza, che non è quella del segretario generale del Comune Carlo Pirozzolo da 20mila euro. Piccola e sostanziale, quattro sedie con tavolo riciclato, un armadietto metallico dell’esercito, e due poster. “Ho dato fastidio per l’utilizzo di risorse”, dice Aielli, “ma oggi, questa è una macchina che funziona e che gestisce 100 milioni di istruttorie al mese”… L’intervista…
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Servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio