Ricerca e prevenzione sono il futuro. All’Aquila seconda giornata del workshop sulla sicurezza in edilizia
di Alessio Ludovici | 28 Febbraio 2023 @ 16:21 | ATTUALITA'
L’AQUILA – “Siamo a disposizione della comunità”, così il professore Pierluigi De Berardinis, direttore del Diceaa Univaq ha spiegato il suo ruolo e quello del mondo della ricerca in apertura della seconda giornata del worksho “Tutela della sicurezza, del benessere e della salute in edilizia”, organizzato dall’Università degli Studi dell’Aquila e dal Mesva in collaborazione con l’Ance L’Aquila, Ese-Cpt e Formedil. “Un momento virtuoso di interazione sul territorio” ha spiegato il professore che ha ricordato la collaborazione che va avanti da qualche anno con l’Ese-Cpt. “E’ un percorso iniziato qualche anno fa, abbiamo capito che era importante scendere dal colle e cominciare a interagire con il territorio e il territorio l’importanza del nostro know-how. Insieme abbiamo fatto workshop, convegni. Rappresento un dipartimento che ha tutte le competenze nel campo dell’ingegneria, noi siamo a disposizione della comunità”.
Disponibilità pienamente raccolta anche da Piero Di Natale, rappresentante delle organizzazioni sindacali e vice presidente di Ese – Cpt: “Molti incidenti, se fossimo stati aiutati dalla tecnologia, al di la delle norme, si potrebbero evitare. Le analisi dei terreni e delle strutture aiutano ad esempio a capire meglio il cantiere”. Di Natale ha anche sottolineato le difficoltà che si incontrano nel formare gli operai, ad esempio quelli stranieri a causa delle difficoltà della lingua.
Nella sede di Ese-Cpt a San Vittorino, oggi era sopratutto la giornata di Lorenzo Fantini, noto giuslavorista di origina abruzzese cha ha approfondito i temi della responsabilità sul cantiere. “La 626 – ha ricordato Fantini – ha rivoluzionato il settore, una rivoluzione copernicana perché è una sicurezza partecipata, che coinvolge tutti. Avere un sistema di prevenzione siginifica avere più persone responsabili. Ci possono essere responsabilità dolose, colpose, la tipica situazione della sicurezza nel lavoro è il non aver fatto qualcosa, non aver messo un ponteggio, non aver formato i lavoratori”.
“Ci dobbiamo impegnare tutti per fare sicurezza, per fare in modo che le aziende capiscano quanto è importante prevenire. I cantieri sono un settore a più alto rischio infortunistico, gli operatori possono fare molto. Ci vuole competenze, la materia non è semplice e bisogna innanzitutto conoscere le regole”.