Riapertura estetiste e parrucchieri: test superati, “Operativi dal 18 maggio”
di Mariangela Speranza | 15 Maggio 2020 @ 07:30 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Il timore c’è, ma anche la voglia di ripartire. Lo sanno bene i professionisti aquilani del settore della bellezza che non lavorano da più di 2 mesi ma che, da lunedì 18 maggio, potranno finalmente tornare ad alzare le serrande delle loro attività.
Dopo un tira e molla durato alcuni giorni, e mentre ancora si discute degli spostamenti dal 25, il Governo ha infatti accolto le richieste degli enti locali avanzate nei giorni scorsi con una lettera dei governatori indirizzata al premier. Per una maggiore autonomia al termine della fase 2, sulla base delle differenze dei contagi Covid, ogni Regione potrà dunque decidere per sé, con i presidenti che avranno la facoltà di aprire gli esercizi commerciali sotto la propria responsabilità e in base alle esigenze del territorio. L’Esecutivo avrà comunque la facoltà di intervenire con nuove restrizioni in caso di peggioramento e continuerà a fare le sue proposte, che verranno integrate di volta in volta da quelle degli enti locali.
Una situazione anticipata già qualche giorno fa da L’Aquila Blog, con un’intervista alla presidente regionale di Cna Angela Barone che, in occasione della firma da parte del governatore Marco Marsilio dell’ordinanza 56, inerente appunto le nuove disposizioni per l’apertura anticipata, aveva spiegato come prima del 18 maggio, il protocollo prevedesse l’organizzazione di apposite simulazioni volte a testare l’efficacia delle procedure stabilite.
Simulazioni che, nel capoluogo, sono avvenute proprio nei giorni scorsi alla presenza delle autorità locali e del personale addetto della Asl e che, come è stato confermato anche sulla pagina Facebook di Cna Abruzzo, “Sono state superate a pieni voti”.
Un’ottima notizia, questa, per i professionisti del settore bellezza che hanno quindi iniziato ad organizzarsi per sistemare i saloni e dotarsi di tutti i dispositivi di protezione necessari. Tra questi, Marta Calcani, la titolare del centro estetico “Il bello di te”, situato sulla strada statale 80.
“Stiamo attendendo il via libera definitivo ma siamo fiduciosi – dice -. È da qualche settimana che ho iniziato ad organizzarmi e non vedo l’ora di riaprire. Abbiamo sanificato e predisposto il salone ad accogliere clienti come da regolamento e, anzi, per andare sul sicuro, ci siamo procurati molti più presidi rispetto a quelli previsti dalle linee guida stilate da Inail e Istituto superiore di Sanità”:
Linee guida pubblicate nella giornata di mercoledì e approvate dal Comitato tecnico scientifico proprio per far fronte all’emergenza sia nelle parrucchierie che nei centri estetici. Non vere e proprie disposizioni vincolanti, ma contributi di carattere scientifico per un settore che in tutta Italia comprende un totale di oltre 140mila imprese e 260mila addetti e a cui ha deciso di attenersi anche Daniela Aglieri Rinella, che gestisce Oasi Parrucchieri, in località Bazzano e che, come Marta Calcani, tornerà operativa a partire da lunedì prossimo.
“In questi giorni mi sono principalmente occupata di sanificare e sistemare gli spazi interni al negozio – aggiunge -. È stato faticoso, ma adesso posso dirmi soddisfatta e pronta a poter riaprire. Immagino che almeno per i primi tempi avremo un sacco da lavorare, anche se con tempistiche e modalità diverse rispetto a prima dell’emergenza, visto che gli ingressi saranno contingentati e bisognerà mantenere quanto più possibile il distanziamento sociale. Senza contare che, per la prima volta dopo tanto tempo, mi troverò a lavorare da sola, visto che proprio a causa dei cambiamenti imposti dal Covid, la mia collaboratrice continuerà a rimanere a casa e a percepire la cassa integrazione”.
Ma quali saranno le regole da seguire? Nulla ancora di definitivo, come dicevamo, ma, seppur provvisorie, le regole contenute nel documento del Comitato tecnico-scientifico sulle “ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione“, elaborato insieme ai tecnici dell’Inail, sembrano piuttosto chiare: oltre a tutti i dispositivi di sicurezza previsti – mascherine, guanti, visiere – resta valida la regola di un un solo cliente alla volta: la prenotazione del servizio sarà obbligatoria e gli strumenti di lavoro dovranno essere sempre sanificati. Dipendenti e clienti dovranno inoltre indossare guanti e mascherine. I titolari avranno però la facoltà di decidere se aprire anche domenica e lunedì e prolungare l’orario di lavoro, ma dovranno sistemare le postazioni a una distanza minima di due metri tra l’una e l’altra e allestire le aree di attesa direttamente all’esterno.
Entro oggi, sulla base dei dati dei monitoraggi efettuati negli ultimi giorni, Conte e la sua squadra dovranno infine rendere note ulteriori regole volte a consentire di riaprire le attività dal 18 maggio. Linee guida e i protocolli saranno indicati per ogni attività, proprio perché possano riaprire nella massima sicurezza.