Riapertura cantieri, costruttori: “chiediamo tamponi da un mese, non sgambetti”
di Matilde Albani | 01 Maggio 2020 @ 12:17 | ATTUALITA'L’AQUILA – L’ordinanza del sindaco Biondi di ieri che ha disciplinato l’apertura dei cantieri della ricostruzione “in zona Cesarini” ha generato, non solo sorpresa, ma soprattutto scontento tra gli addetti ai lavori.
L’ordinanza prevede che prima del ritorno in attività deve essere effettuato il tampone per verificare la negatività al Covid-19 a tutti gli operai, circa tremila ma che secondo alcune stime possono arrivare ad essere persino il triplo negli oltre 500 cantieri presenti.
È da questo assunto che sono partite critiche e interrogativi a 360° da parte dei costruttori aquilani al primo cittadino.
“È da un mese che avevamo richiesto tutto questo iter; sarebbe stato opportuno condividere il percorso già da tempo. Non capiamo adesso cosa dobbiamo fare e come!”. Dice Ettore Barattelli, che aggiunge “Un discorso valido, quello dei tamponi, non solo per l’edilizia ma per tutto il pendolarismo delle attività produttive”.
Mauro Irti sottolinea: “Riusciremo a fare tutto in tempo utile? Nonostante il lavoro della commissione Covid di Ance i costruttori sono stati ignorati”.
Pierluigi Frezza pubblica una riflessione sul suo profilo facebook: “pronti, prontissimi a fare i tamponi, anche perché la difesa dei lavoratori e del territorio viene prima di tutto… il fatto che questa scelta sia stata comunicata ed ufficializzata il giorno prima (di fatto) della riapertura dei cantieri è un calcio in faccia a chi da settimane si stava organizzando per ripartire, per i tecnici, per i datori di lavoro, per le maestranze. C’è bisogno di collaborazione, non di sgambetti”.
Per Gianni Frattale, “le imprese edili aquilane sono in ansia per il prosieguo dei cantieri. I costruttori si sono prontamente organizzati sin dal 26 aprile con l’ultimo decreto, anche perché abbiamo lavori anche in altre regioni d’Italia, dove le disposizioni sono diverse. Dobbiamo stare molto attenti perché l’incognita dell’inizio effettivo dei lavori si riflette sui costi della sicurezza, sulla garanzia della cassa integrazione e sulla eventuale richiesta danni da parte dei committenti”.