Presentato il progetto di restauro della volta della Sagrestia Monumentale della Chiesa di Santa Maria del Suffragio
Il restauro, finanziato dalla fondazione Carispaq, sarà completato in vista dell'arrivo di Papa Francesco
di Cinzia Scopano | 27 Giugno 2022 @ 19:14 | CULTURA
L’AQUILA – Questa mattina è stato presentato il progetto di restauro della volta della Sagrestia Monumentale della Chiesa di Santa Maria del Suffragio all’Aquila, interamente finanziato dalla Fondazione Carispaq. Un restauro che andrà a completare il recupero del complesso monumentale della chiesa di Santa Maria del Suffragio, riportando alla luce le preziose decorazioni attribuite alla scuola di Teofilo Patini, non visibili fino al 2009.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto hanno partecipato: Domenico Taglieri Presidente, Roberto Marotta Vice Presidente e David Iagnemma Segretario Generale della Fondazione Carispaq; Don Daniele Pinton rettore della Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e Teramo sono intervenuti l’architetto Carla Pancaldi e lo storico dell’arte Antonio David Fiore.
“E’ un ulteriore intervento che la Fondazione Carispaq ha voluto sostenere per la rinascita del patrimonio culturale danneggiato dal sisma del 2009 – dichiara il Presidente Domenico Taglieri – In questi tredici anni abbiamo contribuito al recupero di molti luoghi identitari per la Comunità aquilana e questo che riguarda la Sagrestia Monumentale della chiesa delle Anime Sante, completa il restauro di uno simboli della rinascita dell’intero territorio. La chiesa cosiddetta delle Anime Sante, restaurata grazie anche al contributo del Governo francese, rappresenta anche un esempio virtuoso di collaborazione e condivisioni tra istituzioni nell’interesse pubblico”.
LA STORIA E LA VISITA DI PAPA FRANCESCO
L’intervento è stato presentato dal rettore della chiesa di Santa Maria del Suffragio, Don Daniele Pinton: “La Chiesa di Santa Maria del Suffragio in L’Aquila, costruita dagli aquilani proprio in seguito al catastrofico terremoto del 1703 e consacrata la prima volta nel 1726, è divenuta il simbolo del terremoto del 2009, a causa del crollo della prestigiosa cupola del Valadier, trasmesso il 7 aprile in diretta mondiale, durante la seconda potente scossa, dalle emittenti televisive già presenti in Piazza Duomo. I complessi e impegnativi restauri coordinati dal Segretariato Regionale MIBAC, con la partecipazione finanziaria del Governo francese, hanno visto anche la realizzazione, con fondi privati, della Cappella della Memoria, luogo di ricordo e di preghiera per le 309 vittime del sisma del 2009, ma a causa di mancanza di fondi, purtroppo la Sagrestia Monumentale, riscoperta nella sua integrità dopo il sisma del 2009, perché precedentemente coperta da infrastrutture realizzate per utilizzare in modo diverso gli spazi della stessa, che nell’accordo di programma era inserita nell’intervento di restauro del complesso Monumentale delle Anime Sante, è rimasta incompiuta. – continua – L’intervento di restauro della volta della Sagrestia monumentale delle Anime Sante, totalmente finanziato dalla Fondazione Carispaq, attribuita alla scuola del Maestro Teofilo Patini, che alla fine dell’800 fece un complesso lavoro di restauro e completamento dell’apparato decorativo della Chiesa del Suffragio, porta a compimento un complesso lavoro di recupero strutturale ed artistico, non solo della Chiesa del Suffragio, ma anche del Complesso monumentale delle Anime Sante, con il ripristino di spazi, come prima del 1950. Tenuto conto del grande intervento di restauro che ha avuto luogo negli scorsi anni e della venuta di papa Francesco, prevista per la Perdonanza 2022, con una ‘statio di preghiera’ del Santo Padre, a Piazza Duomo, vicino alla Cappella della Memoria, questo intervento di restauro, darà ulteriore valore a questa Sagrestia monumentale, usata oggi anche come luogo per esposizioni temporanee di opere d’arte religiosa.”
IL RESTAURO
I dettagli tecnici dell’intervento sono stati delineati dai funzionari della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e Teramo, l’architetto Carla Pancaldi e lo storico dell’arte Antonio David Fiore.
Il restauro, come delineato dallo storico, è un’operazione critica, non esiste un prontuario, ma delle teorie dalle quali partire per studiare a fondo come risolvere il problema nella maniera migliore, in questo caso si è scelto di rispettare l’unità potenziale ed evidenziare le tracce storiche procurate dal danno, nel rispetto dell’opera d’arte.
L’architetta Pancaldi ha individuato come nella cartografia storica il volume architettonico della sagrestia appare annessa alla chiesa soltanto a partire dalla seconda metà del 1800, oggi arriva a noi in una complessa stratificazione, la quale si denota dalle lacune visibili sulla volta, con la presenza della struttura costruttiva con mattoni disposti a coltello, e successivamente una contro volta di mattoni in foglio effettuata per realizzare la struttura dell’apparato decorativo. Attraverso il restauro si avrà l’occasione di dare una lettura ulteriore delle fasi costruttive che contraddistinguono la volta.
Per gli apparati decorativi di matrice barocca, continua Fiore, si è scelto di ricondurre una unità di lettura dei preziosi apparati ricchi di simbologie cristologiche, scritte e raffigurazioni a monocromo, permettendo di lasciare traccia della preziosa struttura sottostante, senza inficiare la bellezza dell’apparato decorativo.
Durante interventi precedenti si è proceduto alla messa in sicurezza e un parziale consolidamento degli strati superficiali e di profondità con l’obiettivo di salvaguardare il bene. A seguito dei lavori di messa in sicurezza della volta, si provvederà ad eseguire i lavori di completamento dell’opera di restauro, utilizzando le metodologie necessarie a rendere il lavoro concluso a regola d’arte. Le fasi di lavorazione saranno così strutturate: pulitura, consolidamento, stuccatura ed eventuale integrazione plastica del modellato in stucco, revisione delle lacune e reintegrazione pittorica degli apparati decorativi.
Sarà inoltre realizzata una pubblicazione a conclusione dei lavori, i quali sono in fase di svolgimento, effettuati dalla società LaNorma, saranno conclusi entro il mese di Agosto.