Report Covid-19, peggioramento nella prima settimana di settembre
Prof. Giovanni Rezza: "Nuovo aumento dei contagi, fondamentale rispettare misure di precauzione"
di Redazione | 12 Settembre 2020 @ 11:50 | ATTUALITA'
L’aumento dell’età dei casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio, 31 agosto – 6 settembre 2020, riflette la trasmissione del virus dalle fasce di età più giovanili a quelle più anziane, soprattutto all’interno della famiglia.
In Abruzzo si registrano un totale di 3906 casi con incidenza cumulativa di 299.13 per 100000. L’indice Rt è pari a 1.02.
In tutto il paese si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la sesta settimana consecutiva con una incidenza cumulativa, negli ultimi 14 gg, di 27.89 per 100.000 abitanti. La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale in particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione. Nella settimana di monitoraggio il 37% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 31% nell’ambito di attività di contact tracing.I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (27%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%). Quindi, complessivamente, il 68% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti.
In Italia, come in Europa, si è verificata durante l’estate una transizione epidemiologica dell’epidemia da SARS-CoV-2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. Tuttavia, nelle ultime due settimane l’età mediana dei casi diagnosticati sta di nuovo aumentando ed è di circa 35 anni. Anche in questa settimana si rileva una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale, che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all’estero.
Il rispetto delle misure di prevenzione e della quarantena raccomandate dalle autorità sanitarie resta un elemento cruciale ed ineludibile per contrastare la diffusione dell’infezione. D’altro canto l’aumento delle capacità di offerta diagnostica deve essere accompagnato dal potenziamento dei servizi territoriali per la ricerca dei casi e la gestione dei contatti, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l’isolamento immediato dei casi secondari. La riduzione nei tempi tra l’inizio della contagiosità e l’isolamento resta un elemento fondamentale per il controllo della diffusione dell’infezione. È quindi necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione al rispetto delle misure di controllo, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche.
Lo rende noto il Ministero della Salute