Reliquie profanate e inizio dei lavori al convento di Sant’Angelo d’Ocre
Un convegno per discutere sul destino dei resti dei beati
di Redazione | 01 Marzo 2020 @ 20:13 | ATTUALITA'OCRE – Un convegno per discutere del destino del convento di Sant’Angelo d’Ocre.
È quello organizzato sabato 29 febbraio nel monastero cistercense di Santo Spirito, dai comuni di Ocre e di Fossa e dall’Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo (Unla), di Ocre, dopo la recente profazione delle tombe dei Beati Timoteo da Monticchio e Bernardino da Fossa, le cui spoglie saranno ben presto trasferite nella basilica di San Bernardino da Siena, all’Aquila.
Un confronto che è stato anche l’occasione per chiedere a chi di competenza la messa in sicurezza delle reliquie e per parlare dell’avvio dei lavori di ristrutturazione dello stabile. A seguito del già avvenuto stanziamento dei fondi, dell’ammontare di circa 15 milioni di euro, ben presto il convento sarà chiuso per permettere l’avvio del cantiere.
Al convegno sono intervenuti anche i sindaci di Ocre, Fausto Fracassi e di Fossa, Fabrizio Boccabella, oltre ad Antonio Lattanzi, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo San Demetrio Nè Vestini Rocca di Mezzo, Giacomo di Marco, ex sindaco di Fossa e Gianfranco Ruggeri, docente alla facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi dell’Aquila.
La memoria il tema principale dell’incontro, non solo alla memoria storica ma anche al culto e alle pratiche devozionali che orbitano intorno ai beati.
Presenti inoltre monsignor Orlando Antonini e di Raffaello Fico, dirigente dell’Ufficio speciale per la ricostruzione nel cratere (Usrc) per trattare tutte le sfaccettature riguardanti il convento di Sant’Angelo d’Ocre: da quella storico-monumentale, a quella strutturale e a quella religiosa.