di Matilde Albani, L’Editoriale – Colpito, affondato. Come una mitraglietta il Presidente della Regione Gianni Chiodi, durante l’incontro per illustrare il lavoro svolto durante la fase commissariale, strapazza il Sindaco Massimo Cialente, seduto accanto al Ministro Barca, c’è Aldo Mancurti, e in prima fila i due super manager Paolo Aiello e Paolo Esposito, alla loro prima apparizione.
Chiodi, con fare serafico, riferisce alla platea, che gli uffici territoriali della Ragioneria hanno lamentato l’assenza di documenti che consentano la rendicontazione delle spese del Comune dell’Aquila, e, se entro 30 giorni non verranno fornite spiegazioni, gli atti andranno alla Corte dei Conti.
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Visibilmente stizzito, Cialente ha iniziato furiosamente a smanettare col telefonino, di sicuro questo blitz, non se lo aspettava. Sul banco degli imputati, Cialente, ha ammesso che “il problema è serio ed esiste, ma la colpa è dei cittadini,” “spetta a loro infatti – ha sottolineato – comunicare importi e fatture”, sennò la rendicontazione, lui, non la può fare.
Non è mancato lo zuccherino per Gaetano Fontana e in questo caso la pillola edulcorante per Cialente, quando Chiodi ha detto: “Ne ho apprezzato professionalità e competenze, e quando il Comune dell’Aquila lo voleva scaricare, mi sono imposto perchè rimanesse”. Tra gli altri siluri di Chiodi anche i piani di ricostruzione e i fondi bloccati. Alla fine anche il parallelismo con Papa Celestino…”nel momento in cui – dice Chiodi – ho avuto forti perplessità a rivestire il ruolo di Commissario, quando qualcuno si è pure dimesso”. Chiodi come voto si da’ un 8, mentre il Presidente della Provincia Antonio Del Corvo lo bacchetta sul mancato trasferimento di fondi e l’impantanamento su Abruzzzo Engeenering.
Nella relazione di fine mandato, che poteva chiamarsi anche “TI ASPETTO AL VARCO”, Chiodi ha detto che ci sono oltre 4 miliardi di euro per la ricostruzione, oltre i 2 impiegati per l’emergenza e i 3,8 utilizzati per la ricostruzione.
Plauso finale del Governatore alla rimozione delle macerie , 404mila tonnellate che dal 2009 ad oggi, sono state rimosse.
Testo ed interviste di Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio