Regolamento dei pascoli aquilani, via libera dalle commissioni. Parola al consiglio

di Alessio Ludovici | 27 Aprile 2023 @ 06:00 | AMBIENTE
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L’AQUILA – E’ arrivato ieri il via libera al Regolamento dei Pascoli da parte della seconda e quarta commissione del Consiglio comunale dell’Aquila. Le commissioni “Gestione del territorio’ e ‘Affari istituzionali e Regolamenti’ si sono riunite congiuntamente a Villa Gioia presiedute dai presidenti Guglielmo Santella e Gloria Nardecchia.

Ad illustrare il nuovo strumento regolamenta l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta, con il dirigenti e i tecnici che hanno lavorato alla stesura del documento. Un atto importante, di cui il Comune si dota per la prima volta e con il quale punta ad armonizzare non solo la gestione dei pascoli ma anche e soprattutto il sistema di assegnazione degli stessi in una terra, l’Abruzzo aquilano, che vive anche il fenomeno della cosiddetta “mafia dei pascoli”. 

Ad oggi ogni amministrazione separata di uso civico, i pascoli sono per lo più beni comuni, gestiva in modo autonomo le assegnazioni. Con il nuovo regolamento, concertato in vari momenti pubblici con allevatori e amministrazioni separate, si punta ad un sistema di assegnazione unitario. In pratica, esaurito il diritto di prelazione di ogni cives nel rispettivo uso civico, i pascoli rimanenti saranno assegnati con una procedura unica dal Comune. Questo dovrebbe semplificare la vita a quelle frazioni che hanno tanti allevatori ma pochi pascoli e che erano costretti a passare per procedimenti più complessi o di andare direttamente alle aste dei pascoli che rimanevano liberi in altre territori di uso civico. Le aste rimarranno l’ultima ratio quindi in un sistema di assegnazione che vuole, nelle intenzioni dell’amministrazione, favorire gli allevatori locali, il benessere animale e le filiere produttive corte. 

Il nuovo regolamento è stato approvato con i voti della maggioranza e l’astensione delle opposizioni che hanno dichiarato di aver apprezzato il processo di concertazione adottato ma vogliono approfondire il regolamento anche perché non tutte le osservazioni di allevatori e loro organizzazioni sono stati recepiti. 

 


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