Regione Abruzzo: su autonomia differenziata scontro Sigismondi – Fina
di Redazione | 18 Novembre 2022 @ 16:01 | POLITICA
L’AQUILA – Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sul tema dibattuto dell’autonomia differenziata. Il senatore abruzzese e segretario regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, oggi così replica al senatore dem Michele Fina.
“È ridicolo il tentativo del senatore e coordinatore regionale del Pd, Michele Fina, di attaccare il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che sul tema dell’autonomia differenziata ha sempre mantenuto un atteggiamento di massimo equilibrio. Marsilio, nello specifico, ha sempre invocato la cautela anche quando l’ex ministro del Pd per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, lavorava su una legge quadro in materia, con il sostegno delle Regioni guidate dal centrosinistra. Condivisibile è la posizione del presidente Marsilio che sostiene come il testo possa trovare una soluzione di equilibrio all’interno della Conferenza Stato-Regioni, luogo di sintesi tra le esigenze di tutti i territori. Possono, dunque, stare tranquilli i rappresentanti del Partito Democratico che in questi giorni, sull’argomento, stanno tentando di gettare l’Italia nel panico, perché con il governo Meloni non potranno mai esserci riforme tese a creare regioni di serie A e altre di serie B, ed anzi, il confronto sull’autonomia differenziata deve servire per ragionare su come l’aumento dei poteri alle regioni possa essere strumento utile per riequilibrare i servizi su tutto il territorio nazionale, perché un disequilibrio al momento c’è ed è innegabile”.
Il senatore Fina era intervenuto nei giorni scorsi: “Condividiamo e sottoscriviamo le preoccupazioni del dottor Alessandro Grimaldi, presidente regionale dell’Anaao”. “Il progetto dell’autonomia differenziata – prosegue Fina – è quanto di più lontano ci possa essere dai nostri programmi, perché mette in pericolo la coesione territoriale del Paese, l’uniformità dei diritti, e rischia – vista anche la vaghezza giustamente denunciata da Grimaldi – di far retrocedere la sanità pubblica del Sud, e quindi anche dell’Abruzzo. L’approccio dell’autonomia differenziata, che fa il paio con la flat tax, è ingannevole e dannoso. Che chi abbia di più concorra maggiormente a beneficio di chi sta peggio è per noi un principio irrinunciabile, vale per le persone e per i territori, vale ancora di più per la salute. Le destre la pensano evidentemente alla maniera opposta. L’autonomia differenziata in salsa centrodestra è infatti quella che è stato approvata in un referendum promosso dalla Lega in Veneto e che prevede in modo molto chiaro il trasferimento di risorse dallo Stato alla Regione in una lista la più ampia possibile di materie, un trasferimento che non può che essere condotto a danno dell’intero Paese e quindi dei territori più deboli, e il mantenimento della quasi totalità delle risorse fiscali nella regione, in una secessione di fatto del Paese”.
Anche il gruppo Pd Abruzzo era intervenuto sull’autonomia differenziata: “Da che parte sta Marsilio e i candidati di centrodestra? Cosa accadrà all’Abruzzo?”. “È dunque indispensabile capire da che parte sta Fratelli d’Italia, dove la Lega e che ne pensa anche Forza Italia e quanti in questo centrodestra si candidano a rappresentare la Regione a Roma.”
A livello nazionale, intanto, il ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli, replicando a chi gli chiedeva dei tempi e dell’intenzione del governo di realizzate l’autonomia, ha risposto: “È nel programma di governo e intendiamo realizzarla”.
Alla Camera, dalle 16,00, è in corso una riunione sull’Autonomia con la premier Giorgia Meloni, i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani ed il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli. All’incontro partecipa videocollegato da Bruxelles anche il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto.